“Un poco riuscito pesce d’aprile”: questo ha pensato Alba Fucci quando, trepidante, ha ricevuto la chiamata che aspettava. Dall’altra parte della cornetta c’era la redazione di “Avanti un altro”, celebre programma televisivo in onda, quotidianamente, nel preserale di Canale 5. Alba, autrice frizzante del nostro giornale, ci ha raccontato, proprio attraverso le pagine di Odysseo, i contorni di una divertente esperienza il cui epilogo resterà segreto fino a sabato 1 aprile, alle ore 18.45, quando la sua bellezza entrerà nelle case degli italiani.

Ciao Alba. Cosa differenzia “Avanti un altro” dagli altri quiz show?

Io seguo la coppia “Bonolis/Laurenti” da sempre, da quando è nata. Per me sono l’emblema della comicità italiana! Hanno una battuta sempre pronta per tutto e tutti, riescono a sdrammatizzare ogni cosa e a strapparti sane risate sempre. Forse è proprio questo che rende “Avanti un altro” diverso dagli altri, si parla di cultura generale, di eventuali vincite in denaro, ma il tutto si ritrova sempre in un contesto “leggero” fatto di tanta simpatia e solarità.

Durante la registrazione della trasmissione hai pensato all’immagine che il pubblico avrebbe percepito di te o sei rimasta concentrata sulla gara con gli altri concorrenti?

Beh, inizialmente sì, ci tenevo a fare bella figura ovviamente, ma appena mi sono seduta l’emozione è salita alle stelle e ho cercato di concentrarmi solo sulle domande e sul momento che stavo vivendo.

Quale approccio hai avuto nei confronti di mostri sacri dello schermo come Paolo Bonolis e Luca Laurenti?

Ero partita con in testa un discorso che avrei dovuto fare per la mia presentazione, salutare amici e parenti, ma in quel momento ho praticamente dimenticato tutto. Non riuscivo quasi a parlare, poi Bonolis e Laurenti hanno saputo mettermi a mio agio e così mi sono sciolta. Non succede tutti i giorni di trovarseli davanti ma penso di essermela “giocata” bene.

Dicci qualche aneddoto di quello che succede dietro le quinte e che noi non possiamo vedere…

Forse è la parte più bella, quella fatta di emozioni condivise con altri concorrenti che come te stanno realizzando un sogno. L’entrata negli studi è accompagnata da applausi e urla del pubblico e Bonolis si adopera nella scelta dell’Opinion Leader. Prima dell’entrata gli operatori mi hanno sistemato il microfono, accanto a me c’erano Bonolis, altri concorrenti, personaggi del Salottino, autori. Quando tutto è pronto la puntata ha inizio e ti rendi conto di come Bonolis e Laurenti non seguano nessuna scaletta, ma solo se stessi. Che coppia formidabile!

Da redattrice di Odysseo, dopo questa esperienza, che consiglio daresti ai media locali per migliorare il concetto di comunicazione?

Questa è stata una delle più migliori esperienze che ho potuto fare in 32 anni, comunicare per me significa anche e soprattutto “condividere”. E la condivisione di cose” belle e simpatiche” aiuta ad alleggerire l’animo. Andria è una gran bella città che ha bisogno di positività e che venga conosciuta non solo per episodi poco felici, siamo gente del sud, gente solare, ed è giusto che si sappia… Credo che la missione di Odysseo è proprio questo e mi pare che, nel suo piccolo, la svolga alla grande.

“Programmi” futuri?

Quello della televisione è un mondo che mi affascina. Se ci fossero altre occasioni, anche a livello locale, le coglierei al volo e ne sarei entusiasta. Per quanto riguarda “Avanti un altro” dovrò aspettare 2 anni da regolamento prima di poter partecipare di nuovo. Bonolis ha da poco rinnovato il contratto con Mediaset, spero in un’altra edizione di “Ciao Darwin” e magari approdare anche lì.


Articolo precedente60 anni: e ora in marcia per l’Europa!
Articolo successivoQuestioni di karma: incontri, relazioni…
Iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Puglia, ho iniziato a raccontare avventure che abbattono le barriere della disabilità, muri che ci allontanano gli uni dagli altri, impedendoci di migrare verso un sogno profumato di accoglienza e umanità. Da Occidente ad Oriente, da Orban a Trump, prosa e poesia si uniscono in un messaggio di pace e, soprattutto, d'amore, quello che mi lega ai miei "25 lettori", alla mia famiglia, alla voglia di sentirmi libero pensatore in un mondo che non abbiamo scelto ma che tutti abbiamo il dovere di migliorare.