
Noi esseri umani diamo significato alla natura dando significato alla nostra vita
Gli scienziati hanno scoperto che la Via Lattea ha un miliardo di stelle. Quel che forse non tutti sanno è che la Via Lattea è solo una tra i miliardi di galassie che compongono l’universo. Dunque, ci sono miliardi di galassie, ciascuna con miliardi di miliardi di stelle, ciascuna con miliardi di miliardi di pianeti: tutto ciò incute timore e meraviglia. Ma prima di contemplare la meraviglia fuori di noi, possiamo strabiliarci della nostra interiorità.
Ad esempio il nostro cervello, frutto e sviluppo di migliaia di anni, ha ottantasei miliardi di neuroni con altre cellule. Ci sono più cellule nel cervello che stelle nella Via Lattea. Il nostro cervello è una incredibile macchina biologica in grado di concepire un universo così vasto. La vita, fatta di molecole ed atomi che si combinano, è meravigliosa. Il cervello è l’organo che permette le nostre emozioni, pensieri e preoccupazioni.
Ma in natura vi sono elementi infinitamente piccoli e non meno complessi di quelli che compongono il macrocosmo. Esistono elementi piccolissimi, che formano gli atomi come i protoni, i neutroni che ruotano attorno ad un nucleo. Esistono, inoltre, particelle ancora più piccole come i quarks, i bosoni ed i neutrini. È formidabile sapere che cento trilioni di essi colpiscono il corpo umano ogni secondo. Gli stessi atomi che ci appartengono si trasformeranno, ma non scompariranno con la morte del corpo. Ogni uomo, mediamente, in una esistenza, ha miliardi di battiti cardiaci.
Noi esseri umani diamo significato alla natura dando significato alla nostra vita. Tutto ciò può essere motivo di serie riflessioni.
Quando ci si sente insignificanti sarebbe bene ricordare che dentro di noi ci sono più cellule neurali che stelle nel nostro universo. Che senso ha non apprezzare la vita sapendo che siamo fatti di infinito? È stupefacente sapere che siamo composti di materiale stellare. Perché disprezzare l’esistenza quando siamo abitati dalla pienezza?
Possa l’uomo imparare l’arte della meditazione e contemplazione per scoprire, nella sua grandezza, quell’umiltà che lo rende degno del progetto a cui è chiamato: l’eternità.