A Bari, dal 17 settembre al 15 ottobre

In programma a Bari dal 17 settembre al 15 ottobre, la 37sima edizione di Time Zones (musiche possibili) sarà incentrata sulla stretta relazione fra musica ed immagini e fra i suoni e la pagina scritta.
Un’ampia sezione sarà dedicata all’omaggio a Franco Cassano, evocando voce e musica della “Compresenza dei tempi”, una lucida quanto tenera “profezia” del sociologo barese, scritta nel 2011 come prefazione nella riedizione per Donzelli de “Le ragioni dei Topi” di Carlo Levi. La sezione “Literature”, coprodotta con Diaghilev Teatri, vedrà invece una full immersion nel pensiero di Nietzsche. Nel bel mezzo di “queste pagine”, ci sarà una delle più giovani espressioni del nuovo jazz italiano con l’anteprima del progetto “Il trio dei desideri”: Aldo Davide Di Caterino, Francesco Schepisi, Antonello Losacco.
Il corpo centrale di questa edizione si svilupperà, così come da sempre recita la ragione sociale della rassegna, senza un vero e proprio filo rosso. Generi, stili e scuole differenti, in perfetta linea con la storia di Time Zones. Stili, scuole e generi differenti si intrecceranno come un filo rosso ne raffinatissimo violino delle delicate creazioni di Laura Masotto che sarà nella stessa serata di uno dei pianisti più interessanti della scena europea del genere modern classical, Federico Albanese. Il jazz libero e contaminato di Steve Beresford sarà protagonista anche nel visionario “Frequency Disasters”, il progetto che vede Beresford accanto all’immaginifico percussionismo di Valentina Magaletti e al sapiente basso di Pierpaolo Martino. Suoni che disegnano paesaggi nordici per un gruppo anti-etichette, fuori dai cammini prestabiliti. Perturbanti e unici. Un incastro perfetto di elementi distanti tra loro sono gli islandesi Múm. Rimanda agli stessi paesaggi l’elegiaco suono della tromba e della tuba del norvegese Daniel Herskedal (Ecm) anche nella impegnativa collaborazione con quella certezza della musica di casa nostra che è il giovane pianista Mattia Vlad Morleo. Una serata quindi colorata di variegate sfumature, dove vi sarà l’irruzione del ruvido e possente intro della performer statunitense, ormai da molti definita come la degna erede della serpenta Diamanda Galas: Masma Dream World. Il pensiero che si fa immagine e musica contemporaneamente è nell’avvolgente mondo di Chrisophe Chassol, un universo poetico dove l’incrocio tra “visioni” e suoni raggiunge l’idillio. Nella stessa serata l’avveniristico viaggio elettronico del progetto “Wilde Terrier Orchestra” curato dall’artista Jay Glass Dubs, al secolo Dimitris Papadatos, con Foteini Korre e Ilias Livieratos. È un’elettronica introspettiva e contemplativa, supportata da canzoni house, quella di Christian Löffler, una delle espressioni più avanzate dell’universo elettronico dei nostri tempi. Musica arte e poesia, condensati in un lucido sguardo rivolto al futuro. Ad aprire, i Violent Scenes. Devono molto alle splendide musiche che hanno accompagnato Gomorra, ma i Mokadelic rappresentano una delle vere novità del panorama musicale italiano degli ultimi dieci anni. Uno spettacolo con immagini dirompenti per rivelare la solida maturità ormai indiscutibile. Con loro l’enigmatico progetto dei Panda Clan, una “rielaborazione musicale“ tutta politica dei testi del grande intellettuale Noam Chomsky. La chiusura sarà con il nuovo progetto dei Calibro 35 dedicato a Morricone.