Si intitola “Iene” il nuovo singolo di Roberta Gentile, presentato lo scorso 28 maggio al Blue Note di Milano. Distribuito da tutte le piattaforme digitali dal 29 maggio e prodotto da Quercus Production, il brano intende portarci alla consapevolezza di se stessi senza sfociare nelle brutture di atteggiamenti da iene, appunto.

Ciao, Roberta. Com’è nata la produzione e l’interpretazione del nuovo singolo “Iene”?

La produzione del singolo “Iene” nasce giocando un po’ con dei suoni che stavamo ascoltando in studio.. da li è stato facile trovare una melodia e il tema del pezzo.. insieme a Simone Zampieri (the leading guy) e Ricky Quagliato abbiamo definito il pezzo fino ad arrivare alla versione finale.. il pezzo parla di me.. l’interpretazione viene naturale!

A livello melodico e stilistico, cosa distingue il tuo ultimo lavoro dai precedenti?

Sicuramente questo è un brano dalle mille sfaccettature, nuances stilistiche che sfiorano sounds mediterranei e moderni, restando però fedeli alla tradizione. L’impronta è più raffinata ed il concerto “Back Home Live”, che si terrà a Trani, sarà il fil rouge tra funk, nu soul e jazz, in chiave contemporanea, ammiccando ad artisti del calibro di Dalla, Bertè, Mango e Pino Daniele.

Quanto ha influito presentare il brano al “Blue Note”, storico locale milanese?

Il Blue Note per me è un luogo sacro, nel rispetto dei grandi artisti che si sono esibiti su quel palco. Per me é sempre un’emozione grande esibirmi qui.. e avere l’opportunità di presentare il mio nuovo singolo è un desiderio che si avvera. Blue Note posto del cuore.

Progetti futuri?

Il progetto futuro è il nuovo disco in italiano che verrà pubblicato a febbraio 2025.


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Iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Puglia, ho iniziato a raccontare avventure che abbattono le barriere della disabilità, muri che ci allontanano gli uni dagli altri, impedendoci di migrare verso un sogno profumato di accoglienza e umanità. Da Occidente ad Oriente, da Orban a Trump, prosa e poesia si uniscono in un messaggio di pace e, soprattutto, d'amore, quello che mi lega ai miei "25 lettori", alla mia famiglia, alla voglia di sentirmi libero pensatore in un mondo che non abbiamo scelto ma che tutti abbiamo il dovere di migliorare.