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Come sarà l’anno che verrà?

Come cantava il grande Lucio Dalla: “L’anno vecchio è finito ormai Ma qualcosa ancora qui non va”.

È tempo di bilanci, è tempo di sfogliare gli eventi che hanno caratterizzato il 2017.

E se il buongiorno si vede dal mattino, il 2017 è iniziato nel peggiore dei modi con l’attacco terroristico del 2 gennaio alla discoteca Reina di Istanbul, il primo di una lunga serie di vili attacchi verso civili inermi. Il 7 gennaio attacco all’aeroporto Fort Lauderdale negli Stati Uniti; il 9 gennaio un camion piomba sulla folla a Gerusalemme, una strategia questa che non sarà purtroppo isolata in quanto il terrore non viene solo scatenato dall’uso di armi da fuoco, ma da vetture lanciate sulla folla. Il 22 marzo infatti un’auto investe i passanti sul ponte di Westminster a Londra, vicino al parlamento britannico, e il 4 giugno un furgone piomba sulla folla che passeggia sul London Bridge. Il 18 agosto il terrore viaggia sempre su un furgone bianco e questa volta investe il cuore di Barcellona, le Ramblas, gettando l’intera Europa nel panico.

L’attacco al Louvre il 4 febbraio, la strage nel metrò di San Pietroburgo il 4 aprile, l’attacco a Stoccolma l’8 aprile, l’attacco durante il concerto della pop star americana Ariana Grande a Manchester il 23 maggio completano la lunga lista di sanguinosi attacchi terroristici per mano dell’Isis e di fanatici senza coscienza.

Il 2017 sarà anche ricordato per la tragedia di Rigopiano del 20 gennaio; una vacanza che si è trasformata in tragedia con 29 vittime e 11 superstiti, i quali hanno sperimentato sulla propria pelle l’inefficienza e la superficialità di chi doveva vigilare e gestire le emergenze. Con la tragedia sono poi arrivate puntualmente le polemiche per un paese in continua emergenza e sopraffatto da una burocrazia ipertrofica che fa dilatare i tempi per la realizzazione di qualsiasi cosa, soffocando chi il tempo per aspettare proprio non ce l’ha.

Il 2017 segna uno storico traguardo: la legge sul biotestamento, una legge che riconosce un diritto inalienabile dell’essere umano: l’autodeterminazione!

Per gli amanti del pallone, il 2017 segna un’amara “sconfitta”: l‘uscita della nazionale di calcio dai Mondiali che si disputeranno nel 2018 in Russia. Non accadeva da 59 anni e per l’Italia pallonara è una delusione cocente!

Il 2017 è stato anche l’anno dell’insediamento di Donald Trump, 45esimo presidente degli Stati Uniti, alla casa Bianca (20 gennaio) e di Macron all’Eliseo (8 maggio), quest’ultimo il più giovane presidente della Repubblica Francese dopo Napoleone.

L’insediamento alla Casa Bianca di Trump ha portato scompiglio non solo in America, ma in tutto il mondo; emblematica è stata la marcia delle donne contro Trump (Women’s march on Washington) che si è trasformata in una delle manifestazioni più massicce della storia d’America contro un presidente che considera le donne “oggetti esteticamente piacevoli”; un presidente che scriveva: “Il pezzo che preferisco di Pulp Fiction è quando Sam tira fuori la pistola a cena e intima alla fidanzata di stare zitta. Dire a quella zoccola di stare calma. Dire: ‘Puttana, datti una calmata’. Amo queste frasi” (The art of being the Donald).

Finalmente poi c’è un movimento che comincia a denunciare le violenze subite dalle donne. Il 5 ottobre 2017, un articolo del New York Times scoperchia il vaso di pandora e racconta tre decenni di molestie sessuali perpetuate da Harvey Weinstein, potente produttore cinematografico, su decine di donne. È l’inizio di uno tsunami che arriva a travolgere diversi personaggi anche in Italia.

Con Trump alla presidenza, si è accesa anche la tensione tra Stati Uniti e Corea del Nord. Trump e Pyongyang sembrano giocare al pericoloso “gioco” del “tu non sai chi sono io”!!! Così Trump minaccia e Pyongyang intensifica il suo programma di riarmo, con un susseguirsi di minacciosi test missilistici e nucleari.

Stiamo vivendo quindi una nuova era del terrore e i governanti delle superpotenze sembrano aver perso la memoria, sempre se ne avessero mai avuta una, di quegli orrori che le guerre hanno prodotto. Bisogna imparare dagli errori e orrori del passato per scegliere governanti e decisori illuminati che sappiano operare per il bene comune. La miopia e l’ego ipertrofico di molti governanti sta paurosamente minando le fondamenta di un mondo di pace costruito sulla memoria della guerra.

Serve una presa di coscienza e il ritorno al pensiero razionale.

Il 2017 si chiude anche e purtroppo senza coraggio: quello che serviva ad un parlamento sonnacchioso, vuoto, in fuga di approvare la legge sullo ius soli per dare cittadinanza italiana a quei 800 mila bambini e ragazzi nati e cresciuti in Italia, a cui la politica ha sbattuto la porta in faccia.

È tempo quindi di capire come sarà il nuovo anno e l’augurio è che tutti possiamo avere la consapevolezza del tempo, un galantuomo di rara bellezza.

Il tempo che regala spensieratezza;

il tempo che insegna saggezza;

il tempo che consolida i ricordi e a volte ne ruba la memoria;

il tempo che alimenta passioni;

il tempo che guarisce le ferite;

il tempo delle quattro stagioni;

il tempo della ragione;

il tempo del coraggio.

Auguri allora perché possiamo avere la pazienza del tempo.

Auguri per avere non solo la quantità del tempo, ma anche la sua qualità.

J.F. Kennedy diceva che dobbiamo usare il tempo come uno strumento, non come una poltrona.

Auguri allora per non sprecare il tempo; auguri per non rubare il tempo.

Il tempo non ha premura, impariamone l’arte!

L’anno che sta arrivando tra un anno passerà

Io mi sto preparando

È questa la novità”.


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Figlio del Salento, abitante del mondo, esploratore della conoscenza. Laurea in Scienze Biologiche, Dottorato di Ricerca in Scienze e Tecnologie Cellulari alla Sapienza Università di Roma e Research Fellow presso la Harvard University di Boston (USA) dal 1996 al 2000. Attualmente è professore ordinario di Istologia, Embriologia e Biotecnologie Cellulari presso l'Università di Roma "La Sapienza". Le sue ricerche hanno portato ad importanti risultati pubblicati su riviste scientifiche internazionali tra cui Nature, Nature Genetics, Nature Medicine, Cell Metabolism, PNAS, JCB. Da diversi anni è impegnato nella divulgazione scientifica; è coordinatore delle attività di divulgazione scientifica dell'Istituto Pasteur-Italia ed è direttore scientifico della manifestazione “Festa della Scienza” che si svolge annualmente in Salento (Andrano-LE). Il suo motto: appassionato alla verità e amante del dubbio.

2 COMMENTI

  1. Grazie Antonio per le tue suggestioni. Ora sono in dubbio su cosa fare del mio tempo di oggi…avrei da finire un lavoro (tempo della pazienza)…ma penso che andrò a trovare qualche buon amico ( tempo della spensieratezza)

  2. Le note tristi lasceranno il tempo che trovano. Noi andremo sempre avanti con inguardabile (per i tristi portatori di paura) ottimismo!
    Un abbraccio a tutti
    Giorgio

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