La ragazza perduta aveva lasciato volare via il suo Angelo. Gli angeli non sono di nessuno e devono regalare sorrisi inaspettati ad altre fanciulle.
Cosi la ragazza perduta, che ben nascondeva lo sconforto e lo smarrimento provato, si mise in cammino per tornare a casa, tornare a se stessa.
Pensò che si sarebbe dovuta perdere prima di trovarsi e penso anche che i boschi sono i luoghi dell’anima migliori per perdersi e ritrovarsi.
I boschi sono un mistero di parole: cantano ninne nanne, disegnano il vento, occultano le cose. Il vento fa cadere le foglie ma non svela i misteri. Alla ragazza sembrò che sarebbe stata una buona idea affidare i suoi misteri e le sue paure al vento. In fondo era autunno e l’autunno è un vino che finisce, l’origine del vuoto.
Se non c’è l’autunno, le foglie non si staccano. L’amore sta sul ramo e non si vede. Quando cade, si vede che è finito. Vento e pioggia non mettono d’accordo le foglie, eppure spesso danzano insieme per svelare i segreti e liberare le ragazze perdute.
E la ragazza perduta, che qualche mistero lo aveva lasciato sotto i magri alberi, aveva deciso di dare in custodia il senno alla Ninfa della foresta, la donna dalle labbra di oboe, una strana creatura che voleva ciò che non voleva, amava ciò che non amava, non desiderava ma acquietava.
Improvvisamente senza sapere e capire come, da Orlando si ritrovò Saraceno ad espugnare una terra che non voleva essere occupata. Orlando che aveva lasciato sotto un maestoso ulivo la sua corazza, proprio non reggeva un nuovo vessillo , una nuova armatura.
Se amava, doveva accettare di lasciare la strana creatura dalle labbra di oboe alle sue sinfonie, ai suoi filtri, alle sue magie.
Doveva accettare che quella magnifica sinfonia che avrebbe lasciato tutti a bocca aperta, doveva rimanere senza l’ultima partitura, senza una fine, un non finito. Un non finito però non è l’infinito.
E allora la ragazza perduta capì che l’unico modo di amare la donna dalle labbra di oboe era lasciare andare … in fondo le avevano insegnato che l’infinito di amare è lasciare andare. Ma dentro di sé pensava che una ipotesi di amore rimaneva comunque una occasione su cui scommettere.
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