Il Carosello e il Barattiere appartengono alla stessa specie del Cucumis Melo L. e sono coltivati tradizionalmente in Puglia, in modo particolare nella provincia di Bari e nel Sud barese – brindisino e anche in Sicilia, sia in pien’aria che in modo particolare nelle serre, quindi recuperabile sul mercato anche nei mesi di febbraio-marzo.
Entrambi possono essere definiti dei meloni acerbi.

Se si lasciasse maturare in modo particolare il Barattiere, diventerebbe un melone a tutti gli effetti. Profumato e con la buccia gialla tenue, quasi bianca.
L’errore comune di molti consumatori è di pensare che questi due ortaggi siano simili, ma in realtà una differenza sostanziale la troviamo in primis nella forma:

1. il Barattiere ha una forma globosa, glabro e con un peso medio tra i 250-400g e il suo ciclo colturale va dai 55 agli 80 giorni. Nasce da un’ibridazione spontanea tra cetriolo e melone. Piace molto più dei cetrioli perché non ha quel retrogusto amaro tipico, ma l’elevato contenuto di acqua e zuccheri rende il barattiere fresco e molto digeribile. Ha proprietà diuretiche.
È ideale da consumare crudo in pinzimonio, centrifugato (alto potere idratante) e magari anche per l’utilizzo gazpacho sostituendolo con il classico cetriolo.

É chiamato pure pagnottella o cocomerazzo. Molti lo accompagnano persino crudo, tagliato a dadolata con la pasta asciutta in bianco e olio EVO. Per chi fosse amante del cacioricotta, una bella grattugiata e macinata di pepe nero.

2. Il Carosello invece ha una forma cilindrica e tomentosa. La tomentosità ha in genere due funzioni: la prima è di trattenere l’acqua e la seconda è di difesa contro gli insetti; inoltre è molto apprezzato dal consumatore, perché sembra sempre fresco. Esso è più piccolo rispetto al barattiere. Il suo peso va dai 90 a 110 grammi e il suo ciclo colturale va dai 50 ai 70 giorni.

In genere il Carosello è più ricco di acqua (circa 95%) e meno dolce rispetto al Barattiere. Quest’ultimo ha una percentuale di acqua pari al 92% ed è più zuccherino per la presenza del glucosio e fruttosio. Acidità e sali minerali sono quasi identiche.
Il Carosello è adoperato nel condimento delle “cialledde” fredde recuperando il pane raffermo di Altamura: aggiungendo acqua, sale, pomodorino datterino, cipolla rossa di Acquaviva delle Fonti, olio Evo e origano.

Come piatto estivo vi consiglio un calamaro farcito con pane raffermo (precedentemente ammorbidito con un po’ d’acqua), pomodorino datterino, tagliato a pezzi, cipolla rossa, Carosello e foglie di basilico.
Il tutto condito con olio Evo, sale e pepe.

Riempiamo il calamaro con questa farcia e chiudiamolo con uno stuzzicadenti. Lo facciamo rosolare in padella con l’olio per qualche minuto.
Una volta cotto tagliamo il calamaro a becco d’oca e lo adagiamo su una crema di peperoni rossi cotti in forno e decorato con un rametto di timo.
Ecco a voi come servire la Puglia in un unico piatto!