La pace è madre della vita, maestra nelle scelte, sorella nella quotidianità e amica nelle relazioni
La pace non è assenza di guerra, ma pienezza di vita. La pace non è tranquillità, ma operosità e inquietudine contro l’ingiustizia. La pace non è assenza di passioni, ma turbamento per una nuova speranza. La pace non è esteriore serenità, ma interiorità profonda di benevolenza pur se si resta circondati da una oceanica dissipazione.
Non è pace l’assenza di conflitto mentre molti cuori preparano la guerra. La pace è luminosità sui volti, luce nel buio, custodia dell’altro. Non ha la pace chi è pacifico nel suo isolamento, ma chi rende solida la relazione.
La pace, fonte di benedizione, sublime dono messianico, meraviglia per l’umanità è profezia da ammirare per la sua grandiosità dinanzi alle infime ed insignificanti umane piccolezze.
La disperata ricerca di senso trova nell’umanità l’armonioso rapporto fraterno, imponente certezza tra le rovine di una cultura impoverita dall’attivismo e dall’apparenza. È la pace, costante nel tempo di chi ama la giustizia, a donare ricchezza nella diversità e sontuosi sentieri di speranza.
La pace, frutto della giustizia, fondata sul perdono, è quella di chi non guarda il colore della pelle e non scivola nel classismo, ma abbraccia ogni uomo in una fraternità universale fatta di amicizia e solidarietà.
La pace è madre della vita, maestra nelle scelte, sorella nella quotidianità e amica nelle relazioni.
La vera libertà ha come frutto la pace che a sua volta germoglia dalla verità. Possa la pace, quella a cui anela ogni cuore, unire gli uomini, le religioni ed ogni istituzione nell’autentica ricerca del vero bene comune.