Il libro è un successo perché Miky è un ragazzo vincente. Ha preso le sue difficoltà e ne ha fatto un bene comune.

Un giovedì di fine settembre ci siamo dati appuntamento nella sala convegni Attimonelli in Andria  per la presentazione del libro, opera prima, “la grande avventura” di Miky Di Corato. La grande avventura è sicuramente sua che ha scritto, pensato, vagliato pensieri e poi trovato il coraggio di metterli in stampa e darli al mondo. La grande avventura è anche nostra che lo accompagniamo, lo incoraggiamo, partecipiamo a un evento di tal tipo con fede e determinazione.

Il libro è un concentrato di pensieri per pensare: atto leggermente demodé in una società social dove l’immagine èspesso impostata, la parola è pilotata, i pensieri un arido copia incolla.

La serata è stata una grande festa, complice l’impostazione dolcemente scherzosa di Peppino Pirro, la professionalitàdi Nunzia Saccotelli, la presenza direi istituzionale di Paolo Farina. Sì, perché Paolo per Micky è l’istituzione dello scrivere, del maestro, dell’azione.

Tutto bello, tutto perfetto, sala gremita: parenti, amici, conoscenti allegri e commossi. E poi altro.

C’era musica e c’era di più. Un libro è un figlio che si da al mondo. È un atto di immortalità di esseri mortali che escogitano qualsiasi stratagemma per eludere il problema, per allontanarne il pensiero. Così si fanno figli, si costruiscono case e ponti, si scrivono libri.

C’era di più perché quasi il totale devoluto del libro, accessibile comunque a tutti, va alla A.R.M.R.  che sta per  Aiuti per la Ricerca sulle Malattie Rare.

Miky nasce e vive con una disabilità che né mostra né minimizza. So che mi concede carta bianca perché mi vuole bene. Su quel palchetto dove ci agitavamo frizzanti, rimaneva come statua di sale, imbarazzato e stranito: il primo figlio lascia senza fiato. Così silente urlava meglio, esprimeva di più.

Il libro è un successo perché Miky è un ragazzo vincente. Ha preso le sue difficoltà, grazie sicuramente anche alla sua famiglia, e ne ha fatto un bene comune. Ha detto nelle azioni: guardate la mia testa cosa produce, guardatemi per chi sono.

Ora la presentazione è stata magica perché tutti, e dico tutti, ci siamo trovati con questo assioma.

Siamo quel che siamo.  Siamo luci e ombre, siamo difetti e bellezza. Di nuovo urliamo nel forte rumore del silenzio con lui: prendere o lasciare. Farne della vita una commedia o una tragedia, a noi la scommessa. Ridere meglio perchési è pianto.

Un solo consiglio Micky: scegli una maglia più leggera la prossima volta perché continuerai a sudare di emozioni.  Il figlio sta crescendo che non te ne accorgi, è la vita che si rinnova, sa già camminare. È venuto da te ma non è te.

Ora va per il mondo

Fra cuore e mente c’è unicamente il sogno

La grande avventura, mio caro, continua…


5 COMMENTI

  1. Complimenti. Bellissima analisi della presentazione del libro, bella persona Micky che attira belle persone come fosse una calamita. Come lui dice: “Siamo connessi…” e aggiungerei, fortunamente non grazie ai social. Non vedo l’ora
    di leggerlo. Buona giornata. 🙂
    Grazia Lops 🍀

  2. Qualche anno fa fui ospite di Miki e della sua famiglia. Il padre Lazzaro mi disse testualmente: “Mimmo, siamo una famiglia felice”.

    Trasecolai di entusiasmo!

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