
Campionessa in campo e nella vita
“A ripensarci ora, sarei dovuta fermarmi e scendere. Forse non mi sarei ammalata!” A confessarlo è Martina Trevisan, tennista fiorentina che, da poco, ha conquistato i quarti di finale al Roland Garros di Parigi. Campionessa in campo e nella vita, Martina.
Ventisei ani ed un ritorno, il suo ritorno, la scalata che ricomincia, la catarsi umana che la conduce, nuovamente, sul terreno degli Australian Open lo scorso gennaio. Già, Open. La stessa biografia di Andre Agassi, redenzione di trofei da esporre sulla bacheca delle esperienze personali, debolezze che si trasformano in forza devastante, colpire una pallina brandendo la racchetta e, forse, la propria esistenza.
Martina e la sua coscienza. Martina e la sua famiglia. La congiunzione che, accentuata, evidenzia il suo verbo essere. Martina è la sua famiglia. Così, quando nel 2009 i suoi genitori si separano, Martina decide di rinunciare ai tornei e, soprattutto, di perdere la partita con se stessa.
Entra nel tunnel dell’anoressia arrivando a pesare 46 chili e convincendosi che tutto intorno a lei sia oscuro. Ma la luce era lì, pronta ad essere riaccesa, quel tasto “on” incastratosi fra le dita finite in gola, come un boccone amaro che si fatica a rigurgitare, il pasto rimpinzato di una felicità che si vuole, a tutti i costi, imparare a digerire per nutrirsi di autocontrollo e autostima.
L’affetto degli amici più cari e l’aiuto della psicoterapia hanno permesso a Martina di scrollarsi di dosso quel giudizio che la soffocava, il fiato sul collo di una pressione che solo i fuoriclasse sanno sopportare. Ma i fuoriclasse sono, in primis, adolescenti avvolti da una coltre di insicurezza, la sfuggente stabilità, il pavimento che cede sotto piedi la cui unica richiesta è quella di non avere come optional ali di superbia e notorietà.
Il set di Martina si è giocato sul filo del rasoio, sulla rete che separa te dal tuo avversario, il Match Point a cui Woody Allen ha affidato una sceneggiatura drammatica, suscitando sorrisi di rivincita e riscatto, alla stregua di un film di cui oggi Martina è protagonista.
Martina e il suo capolavoro. Martina è il suo capolavoro.