Che cos’è e come si ottiene

Con la pubblicazione del decreto Enti Locali sulla Gazzetta Ufficiale, il 2016 è l’anno del varo della Carta d’Identità Elettronica (CIE), destinata a subentrare al vecchio e cartaceo e spesso stropicciato documento di identità.

Le novità introdotte con la CIE non sono poche: vanno dalla semplificazione per ottenere il documento, alla facoltà di esprimere il proprio assenso alla donazione degli organi, all’introduzione delle impronte digitali.

La Carta d’identità elettronica avrà un formato tessera in tutto e per tutto simile a quella di una carta di credito, della patente, del tesserino sanitario o del codice fiscale. Le caratteristiche grafiche sono già note grazie al modello allegato al decreto attuativo (DM 23 dicembre 2015, aggiornato con decreto Ministero dell’Interno, disponibile online sul sito istituzionale). Munita di un cip magnetico, ce ne potremo avvalere per tutti i servizi online previsti nell’ambito della Pubblica Amministrazione e dunque sarà dotata anche di un codice PIN e di un codice PUK.

Per richiederla, basta seguire la stessa metodica con cui si richiedeva la carta di identità cartacea: recarsi presso l’Ufficio Anagrafe del Comune in cui si risiede o presso un Consolato, se si risiede al di fuori del territorio nazionale, e presentare una richiesta presentando un documento di riconoscimento ancora valido. Ma ecco un’altra importante novità della CIE: se ne può far richiesta anche online, purché muniti di una propria foto in formato digitale.

Ma alcune novità introdotte con la Carta d’Identità Elettronica riguardano anche le modalità di richiesta: se odiate le code davanti a uno sportello pubblico, allora potrete scegliere la via telematica e farne richiesta online. In tal caso, preparate una vostra foto in formato digitale.

Sia che scegliete la via tradizionale, sia che optiate per la richiesta online, sarà altresì necessario fornire i seguenti dati: elementi biometrici primari; elementi biometrici secondari; firma autografa nei casi previsti; autorizzazione o meno all’espatrio; volontà di donazione o diniego di organi e/o di tessuti; eventuali indirizzi di recapito CIE o di contatto del richiedente per comunicazioni sullo stato di avanzamento della pratica di rilascio CIE.

Alla presentazione della domanda, l’ente preposto rilascierà una ricevuta attestante la presentazione della stessa. La ricevuta riporterà sia il numero di pratica che la parte dei codici PIN/PUK collegati alla propria CIE. La Carta di Identità Elettronica e la restante parte dei codici PIN/PUK saranno recapitati a domicilio entro 6 giorni lavorativi dalla presentazione dell’istanza. I sei giorni valgono per i residenti in Italia, per i residenti all’estero i tempi di consegna potranno variare a seconda dei differenti contesti locali.

Certo, siamo ancora in una fase di avvio, ma il sentiero è tracciato e, dopo la scomparsa della patente cartacea, possiamo ormai abituarci all’idea che, con buona pace di Pirandello, non potremo più dire di essere “uno, nessuno e centomila”.