Oltre ad ospitare le più celebri Biennale Arte e Biennale Architettura, che si alternano ogni anno, e il Festival Internazionale del Cinema, Venezia è anche palcoscenico, letteralmente, del Festival Internazionale di Danza, di Musica e Teatro.
Quest’anno le attività di questi tre settori rientrano nella programmazione della 14ma Mostra Internazionale di Architettura, che aprirà al pubblico il 7 Giugno 2014.
La programmazione del settore teatro va dal 30 luglio al 10 agosto 2014. Il direttore artistico Alex Rigola ha previsto non un cartellone di spettacoli, ma una serie di workshop, durante i quali giovani lavoratori dello spettacolo, o aspiranti tali, potranno confrontarsi con grandi maestri della scena teatrale internazionale e sei residenze, per altrettante compagnie, che lavoreranno ai proprio progetti.
Come ogni anno, prima dell’inizio delle manifestazioni è stato assegnato il Leone d’oro alla carriera, uno per ciascun settore.
Nel teatro, dopo un biennio tutto italiano (nel 2012 è toccato a Luca Ronconi e nel 2013 a Romeo Castellucci), il leone simbolo della città lagunare è approdato nelle Fiandre, nelle mani del regista Jan Lauwers.
Jan Lauwers si inserisce nel panorama teatrale europeo nei primi anni ’80, dopo aver studiato pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Gent. L’influenza dei suoi studi è evidente nei suoi spettacoli, dove la componente visiva è spesso preponderante.
Nel 1986 fonda con Grace Ellen Barkey la Needcompany, ancora oggi attiva.
Gli spettacoli del regista fiammingo si contraddistinguono per l’evidente volontà di veicolare un messaggio attraverso una molteplicità di canali comunicativi, che si fondono l’uno nell’altro. La danza, il canto, la musica, l’arte visiva, trovano nel palcoscenico il luogo deputato all’incontro.
Gli attori sono, dunque, dei performer, che producono e non riproducono, in un’idea di teatro in cui l’obiettivo è quello di creare «a balance between rappresentation and presentation, production and riproduction», come dichiarato dal regista stesso durante la conferenza tenuta a Venezia in occasione della Biennale 2013.
Il messaggio veicolato è spesso crudo e tagliente. Lo spettatore non viene protetto. La realtà è sbattuta in faccia senza filtri, se non quelli artistici, che spesso non fanno che amplificare la violenza. Ad esempio, soprusi, stupri, pedofilia, incesti e violenze sono protagonisti di Marketplace 76, lo spettacolo presentato nel settore teatro durante la scorsa Biennale, in cui l’impossibilità di convivenza sembra aleggiare come precetto irrinunciabile. Una Dogville a teatro, che richiede allo spettatore uno stomaco di ferro.
La Biennale di Venezia si conferma, ancora una volta, un’occasione come poche di incontro di metodi ed esperienze, necessaria ad una riflessione complessa sull’arte contemporanea e sarà proprio Jan Lauwers a tenere uno degli otto workshop di questa manifestazione.

 

 


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Cullata dalla laguna veneziana per quattro anni, mi sono nutrita di arte e giochi di luce riflessa. Mi sono laureata in Arti visive e dello spettacolo dove ho avuto modo di assaggiare nella teoria e nella pratica tutte le espressioni artistiche, dal teatro, al cinema, all'arte, alla fotografia. Da sempre spinta da una forte curiosità, cerco di seguire le tendenze e le controtendenza del mondo artistico contemporaneo, in relazione ai mutamenti sociali, nella speranza poi di costruire e condividere una mia visione del mondo.