Perché ci credo…

Il più sfortunato di tutti gli uomini è colui che crede di esserlo.

La rinuncia è sempre stata la colonna portante della mia vita. L’ho imparata fin dai primi vagiti, me l’hanno insegnata i miei genitori senza, tuttavia, farmi mancare nulla.

La rinuncia che ci appartiene è vidimata dal certificato di nascita, ma per mia indole non posso esimermi dal cogliere il bicchiere dal versante mezzo pieno.

Non intendo farlo.

La pandemia prima e la guerra poi hanno evidenziato il carattere di ciascuno di noi, il pessimista si piange addosso più che mai.

A mo’ di un cerchio che intende chiudersi, ribadisco ciò che ho avuto modo di esprimere già tempo fa sulle pagine di Odysseo: “Io sono venuto al Mondo avvolto da amore e realismo, ci resterò travolto da amore e ottimismo”.