“La pace si fonda su alcune condizioni essenziali: la verità, la giustizia, l’amore e la libertà”

(Giovanni XXIII, nella Pacem in Terris)

di Sabino Zinni

In questa ora buia della storia planetaria che sembra ripiombarci in epoche che, credevamo, speravamo e, forse, ci illudevamo bandite dall’orizzonte dell’umanità, almeno in una dimensione globale, è più che mai necessario, se non indispensabile ribadire questi pilastri della Pace.

1) La Verità: Non esistono morti di serie A o di serie B. Finché non cambiamo la prospettiva da cui guardare il mondo, finché continuiamo a fare il tifo per uno stato contro l’altro, continueremo a scegliere quale massacro giustificare e quale condannare. Finché non guarderemo la complessità degli eventi nel loro dipanarsi di cause ed effetti che si compiono nella storia e la determinano, saremo sempre cultori di un eterno oggi che non comprende e, quindi, non è capace di curare alla radice il male ma, al più, ne tampona i sintomi.

2) La Giustizia: “Opus iustitiae pax”. Non ci può essere pace tra gli uomini e tra i popoli senza giustizia. Anche laddove i diritti fondamentali dell’uomo e dei popoli, quelli che nessun ordinamento giuridico può conculcare, sono codificati nelle leggi e nel diritto positivo, resta sempre la possibilità di una compiuta (o incompiuta) attuazione, figuriamoci cosa possa succedere laddove tali diritti fondamentali siano negati, esplicitamente o surrettiziamente.

3) L’Amore sembra qualcosa che nulla ha a che fare con la pace tra i popoli, ma non è affatto così. Pensiamo, solo per un attimo, alla potenza incredibile che si può sprigionare dalla traduzione laica e storica di un corollario dell’amore che è il Perdono e, invece, a cosa, viceversa, accade laddove il Perdono non sia minimamente contemplato. Nel primo caso l’affermazione del diritto di un popolo a difendersi non potrà MAI tradursi in vendetta né potrà contemplare eccessi nell’uso della forza; nel secondo caso, anche le affermazioni sul diritto di autodifesa, spesso e volentieri, di fatto o, addirittura di diritto, si tradurranno in eccesso ed abuso di forza e violenza.

4) La Libertà è, sia nella sua declinazione individuale che in quella collettiva e comunitaria, il respiro che rende umana la vita. Se libertà di muoversi, di agire, di autodeterminarsi, di pensare e di manifestare tale pensiero sono negate non solo non vi sarà Pace in quel momento, ma si porranno le basi per una spirale di odio e di rivalsa infinita.

Se leggiamo questi principi in controluce rispetto alle vicende dell’oggi, probabilmente ci renderemo conto di quanto siano distanti queste condizioni; ma abbiamo, proprio per questo, un incredibile bisogno e desiderio di credere, oggi più di sempre, alla profezia di Gandhi: “Non c’è una strada che porti alla Pace, la Pace è la strada”.