Contrariamente a ciò che si è pensato in passato, un’esposizione scorretta al sole non sarebbe un beneficio per noi e in particolar modo per la nostra epidermide.

Contrariamente a ciò che si è pensato in passato, un’esposizione scorretta al sole non sarebbe un beneficio per noi e in particolar modo per la nostra epidermide.

Bruciature, scottature, macchie solari e comparsa di nei sono alcune delle conseguenze nocive, e tra le più lievi, di una esibizione eccessiva e inadeguata al sole. Tuttavia hanno anche l’utilità di accendere la spia di allarme che deve mettere in guardia circa la salute della pelle, in primis, e suciò che poi potrebbe scaturirne.

Nel pensare comune si precipita il più delle volte nel baratro dell’ignoranza, in quanto si crede che le creme solari protettive e il non esporsi al sole nelle ore più calde siano un buon espediente per evitare l’insorgenza di danni alla cute, innescati dai raggi ultravioletti del sole. Di fatti, non è così, in quanto la creme solari non garantiscono una protezione completa della pelle e anche il limitare il tempo di esposizione del tegumento al sole non ci esime da problemi, in quanto anche questa una esposizione ridotta va a scatenare un’azione dei melanociti, coloro che sono addetti alla colorazione della pelle. I melanociti possiedono la melanina che è il fattore protettore della nostra cute, quando questa viene ad essere attaccata dai raggi UV, e per tal motivo nel giro di poco tempo la nostra pelle diventa scura, poiché appunto è stata stimolata la produzione di questa proteina. Essa prenderà il nome di eumelanina nei soggetti bruni (“melanina scura”) e il nome di feomelanina nei soggetti rossi, mentre i biondi possiedono parte di entrambe le tipologie di melanina. Tuttavia, prolungare l’esposizione solare in maniera incurante, soprattutto in soggetti dalla pelle più chiara (gli albini sono i soggetti più a rischio) fa sì che i melanociti riflettano solo il 5% dei raggi UV, mentre la restante parte di quella energia luminosa va ad innescare processi di alterazione di altre cellule.

Nel peggiore dei casi, questa esposizione negligente è il più alto fattore di rischio per l’insorgenza di tumori alla pelle. I meno aggressivi, benigni e facilmente rimovibili sono i carcinomi baso e spinocellulari. Storia diversa bisogna fare per i melanomi, che sono tra i più violenti tumori associati all’epidermide, i quali compaiono a causa di una degenerazione cutanea molto pericolosa che va trattata chirurgicamente nel minor tempo possibile. Un modo per fare prevenzione è l’ispezione del proprio corpo in quanto presenza di numerosi nei, dal grosso calibro e dal bordo frastagliato, devono farci da campanello d’allarme. Importante è anche la predisposizione genetica: coloro che presentano già molti nei cutanei e lentiggini devono fare maggior prevenzione e predisporre misure protettive più ferree.

Nonostante ciò, un’adeguata esposizione al sole, secondo recenti studi, fa in modo che la luce solare predisponnga un’ottima quantità di vitamina D, la quale riduce notevolmente il rischio dei contrarre tumori ad altri organi.

A ciò bisogna unire una buona alimentazione, la quale va a costituire una barriera protettiva dall’interno: frutta e verdura di stagione sono un buon metodo per reintegrare vitamine e sali minerali. Facile individuare i cibi da preferire, in quanto tutti i frutti di colore rosso o arancione possiedono betacarotene, utile per avere un colorito compatto e lucente. Tra questi i più noti sono: anguria, pesche, albicocche, pomodori, peperoni, meloni, spinaci, lattuga, melanzane oltre che all’olio d’oliva. Di enorme importanza è anche il pesce, il quale possiede omega 3 e 6, che sono acidi grassi polinsaturi, i quali contribuiscono all’assunzione di vitamine liposolubili, essenziali per la protezione delle membrane cellulari.

Nel caso in cui avessimo già riscontrato ustioni e scottature cutanee, di miracoloso intervento sono i preparati a base di parietaria e olio di iperico, poiché hanno proprietà antinfiammatorie, lenitive e cicatrizzanti, in men che non si dica.

Ragion per cui, abbronzatevi, ma con moderazione!