Una via per favorire l’economia locale

L’uomo, come diceva Aristotele, uno tra i più grandi e importanti pensatori che siano mai nati, è “animale politico”. Se così non fosse, allora potremmo vivere da soli e ciò comporterebbe una duplice possibilità: o saremmo dei semplici animali, capaci di vivere isolati, oppure saremmo Dio, dato che potremmo produrre tutto da soli. Chiarito ciò potremmo dire che la nascita dell’economia è una naturale conseguenza della vita comunitaria. L’uomo, quando impossibilitato nella produzione di quanto a lui utile, ottiene il necessario scambiando il suo eccesso con altri uomini. È un processo piuttosto spontaneo e genuino. Eppure, progredendo, ovvero allontanandoci dalla condizione di vita animalesca, si è sempre più palesato “l’istinto bestiale” di sopraffare l’altro, dato che, ad oggi, è ciò che avviene con il cosiddetto “signoraggio”.

Il signoraggio, per definizione, è il denaro ricevuto grazie all’emissione stessa di moneta. La sua origine risale al Medioevo dove chiunque avrebbe potuto portare dell’oro alla Zecca pubblica, che era tutelata da un Signore locale, per farselo convertire in monete. La Zecca avrebbe intascato una certa quantità di quell’oro come ricompensa della coniatura: ciò rappresenta il cosiddetto diritto di signoraggio che ad oggi è detenuto non più da un signorotto, bensì dalla BCE. Purtroppo ciò è causa, principalmente per le piccole e medie aziende e per la produzione locale, di enormi svantaggi dato che la moneta circola, ma non localmente, va fuori dalle mura della nostra città, perciò si genera un impoverimento a favore delle multinazionali.

Stando così le cose, per impedire ulteriori perdite, l’Associazione “I sentieri di Grimoaldo”, fondata da Giacinto Auriti, sta promuovendo in Puglia “il Progetto Auri”: un nuovo modo per affrontare e risolvere questa problematica mediante la coniazione di una propria moneta chiamata “auri”. Questa nuova valuta permetterebbe l’instaurazione di un’economia locale, dato che verrebbe utilizzata per ottenere beni e servizi, proprio come fosse l’euro. Qual è la differenza con l’euro allora? La diversità sta nel mantenere la moneta in circolazione in ambiente locale, cosicché l’economia globale della città non venga depauperata.

L’economia locale non è una novità in Europa, difatti un piano simile fu attuato dalla Germania nazista che ebbe un tale sviluppo, fra il 1933 e il 1939, da arrivare quasi all’autarchia, ovvero all’autosufficienza e totale indipendenza economica. Quando il Führer salì al potere, la Germania verteva in condizioni pietose, non solo per le conseguenze del recente conflitto, ma anche per la crisi del 1929, che causò il ritiro dei capitali americani dalla nazione tedesca. Hitler si rese conto ben presto di non poter contare sulle riserve d’oro nelle casse dello stato, che arrivarono persino a pesare meno di 200 tonnellate. Era necessaria un’altra soluzione: produrre denaro a prescindere dalle riserve d’oro per poter risanare l’economia nazionale, tanto da riuscire a far calare esponenzialmente il tasso di disoccupazione. Hitler ci riuscì. Questo piano risultò utile dove era accettata la moneta tedesca, ma come fare con gli altri stati europei? Esportando materie e servizi. Così facendo la Germania nazista ottenne un monopolio economico tale da far inginocchiare l’Occidente.

In conclusione, affinché si possa garantire un’economia che non vada raminga, ma che sia a vantaggio di tutta la comunità locale, garantendo una più equa distribuzione della ricchezza, una crescita sociale della città in termini di occupazione, di sviluppo culturale e di benessere, è bene aderire a questa iniziativa nella speranza di un futuro migliore.


1 COMMENTO

  1. Spero che questo giovane studente possa essere da esempio ai suoi coetanei .Bravo complimenti per il tuo commento sulla moneta atipica complementare all’Euro chiamata AURI di Andria.

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