Leonardo Addati, Fabio Mastropietro, Riccardo Fortunato e Giovanni Addati. Sono “Le teste di Ozzak”, la band andriese che, dopo aver sfondato in Romania, si apprestano a partecipare all’edizione italiana di X Factor. Il loro nuovo singolo “Bla Bla Bla” denuncia, in maniera divertente, l’abuso di parole nell’epoca social. Ozzak, un palindromo a metà che è tutto un programma:

Ben ritrovati, ragazzi. Cosa c’è di autobiografico nel vostro ultimo singolo “Bla Bla Bla”?

L: Di autobiografico c’è ben poco, per esempio la voglia di toccare con mano più fatti. Per parlare di questo tema (della superficialità con cui spesso si usano le parole) abbiamo pensato di raccontare un flirt avvenuto durante un immaginario viaggio americano, vissuto come le star di Hollywood.

Da Pulp Fiction a Marilyn. Secondo voi, i giovani si stanno allontanando da quegli elementi della cultura popolare presenti nel videoclip?

F: Non avevamo dubbi che tu avresti colto questi riferimenti cinematografici, ma mettiamo in stand-by questa domanda per futuri esperimenti social.

Che ruolo assumono, allora, le parole nell’epoca social?

R: Sono gratis e quindi spesso e volentieri si sprecano senza pensarci. Bla bla bla.

Dopo la partecipazione ad X Factor Romania, avete puntato qualche talent show italiano?

G: Dopo la fantastica esperienza a Bucarest, stiamo lavorando per il nostro nuovo disco.
Presenteremo uno dei singoli a X-Factor Italia.


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Iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Puglia, ho iniziato a raccontare avventure che abbattono le barriere della disabilità, muri che ci allontanano gli uni dagli altri, impedendoci di migrare verso un sogno profumato di accoglienza e umanità. Da Occidente ad Oriente, da Orban a Trump, prosa e poesia si uniscono in un messaggio di pace e, soprattutto, d'amore, quello che mi lega ai miei "25 lettori", alla mia famiglia, alla voglia di sentirmi libero pensatore in un mondo che non abbiamo scelto ma che tutti abbiamo il dovere di migliorare.