Emozioni e inclusione per un concerto di eccezione, lo scorso 4 maggio, ad Andria

Parla Annalisa Carbone: «Ho conosciuto il coro Farinelli nel lontano 2007  e mi è piaciuto subito, ero felicissima di farne parte. Ho partecipato a vari concerti natalizi e non solo. Poi tante questioni personali mi hanno allontanata da questa splendida realtà, fino al 2020 quando sono stata di nuovo invitata a farne parte. Non ho perso tempo e ho accettato subito. Sono stata accolta a braccia aperte e catapultata in questa grande famiglia fatta di tanta diversità ma ricca proprio delle sue diversità. Caratteri, voci, tempi, affinità, età, esperienze, aspirazioni diverse …e siamo davvero in tanti!!

Ho conosciuto amicizie che so già mi porterò nel cuore tutta la vita e dalle quali mai vorrei staccarmi. Abbiamo vissuto insieme feste, gioie, difficoltà, limiti che però ci hanno fatto crescere e anche dolori. Ma siamo una famiglia!! E ci siamo armati di pazienza e con i denti stretti siamo arrivati qui al trentesimo compleanno a festeggiarci.

Insomma il Coro Farinelli è vita!!!

Tanta vita!!!

Ringrazio indistintamente tutti coloro che ne fanno parte e soprattutto il maestro Graziano Santovito che ci segue come un padre carico di pazienza infinita per i suoi figli».

Lo scorso 4 maggio, ho assistito ad una commovente performance in occasione dei trent’anni del Coro Farinelli e dei venticinque anni della parrocchia Madonna della Grazia, ad Andria.

Sono stati magistralmente eseguiti il Magnificat di Francesco Durante e il Gloria di Antonio Vivaldi.

Avrei potuto scrivere la solita recensione a fine di uno spettacolo. Ho preferito, invece, lasciare la voce ad una delle protagoniste del coro, ad Annalisa. Mi è parso che la sua voce potesse rendere direttamente e senza filtri le emozioni che tutti noi, che abbiamo avuto la fortuna di assistere al concerto, abbiamo potuto gustare a profusione.

Aggiungo una sola nota, a onore e merito del maestro Graziano e di tutti gli altri componenti del Coro Farinelli: tra i coristi, ho potuto ammirare la performance impeccabile anche di persone affette dal morbo di Alzheimer.

Ecco, mentre ci sono voci che vorrebbero tornare all’epoca preistorica delle classi differenziate per portatori di disabilità, il Coro Farinelli di inclusione non parla: l’inclusione, la fa. Altro che musicoterapia!

Complimenti davvero, maestro Graziano, complimenti a voi tutti coristi e musicisti che non nomino ad uno ad uno, ma i cui nomi sono nella foto che segue.

Ad multos annos!

 


Articolo precedenteI AM sterdam
Articolo successivoOlimpiadi di Montreal 1976
La mia fortuna? Il dono di tanto amore che, senza meriti, ricevo e, in minima parte, provo a restituire. Conscio del limite, certo della mia ignoranza, non sono mai in pace. Vivo tormentato da desideri, sempre e comunque: di imparare, di vedere, di sentire; di viaggiare, di leggere, di esperire. Di gustare. Di stringere. Di abbracciare. Un po’ come Odysseo, più invecchio e più ho sete e fame insaziabili, che mi spingono a correre, consapevole che c’è troppo da scoprire e troppo poco tempo per farlo. Il Tutto mi asseta. Amo la terra di Nessuno: quella che pochi frequentano, quella esplorata dall’eroe di Omero, ma anche di Dante e di Saba. Essere il Direttore di "Odysseo"? Un onore che nemmeno in sogno avrei osato immaginare...

LASCIA UNA RISPOSTA

Please enter your comment!
Please enter your name here