Dal 24 Febbraio al 30 Giugno 2024
Grande orgoglio per Giuseppe De Nittis protagonista della mostra monografica a lui dedicata in occasione del suo compleanno (nato a Barletta il 25 Febbraio 1846) in esposizione a Milano dal 24 Febbraio al 30 Giugno 2024 nello splendido scenario del Palazzo Reale. Il Pittore della vita moderna, questo il titolo della mostra, esprime il genio pittorico dell’artista e la sua visione avanguardista attraverso circa 90 dipinti tra olii e pastelli, provenienti dalle principali collezioni pubbliche e private, italiane e straniere, tra cui il Musée d’Orsay e il Petit Palais di Parigi, il Musée des Beaux-Arts di Reims e di Dunkerque, gli Uffizi di Firenze oltre al cospicuo numero nucleo di opere conservate alla GAM di Milano e a una selezione di 18 dipinti provenienti dalla Pinacoteca De Nittis di Barletta, dove è custodita la raccolta più vasta e significativa di opere dell’artista, arrivate alla sua città natale grazie al lascito testamentario della vedova Léontine Gruvelle. La mostracomprende un importante nucleo di opere provenienti da collezioni private, tra le quali “Il Kimono color arancio”, “Piccadilly” e la celebre “Westminster” che sottolinea il fascino di Londra cui Giuseppe si legò.
Dopo il successo ottenuto da An Italian Impressionist in Paris (novembre-febbraio 2023) presso The Phillips Collection di Washington, il primo museo d’arte Moderna ad essere nato negli States, è ora il prestigioso Palazzo Reale nel cuore di Milano ad ospitare il grande talento del pittore barlettano che ha mosso i suoi primi passi proprio nella sua amata città. Giuseppe bambino, quartogenito rimasto orfano del padre, cresciuto sotto la tutela dei nonni paterni, ha manifestato la sua precoce passione per il disegno esprimendosi su qualunque mezzo al seguito del nonno Raffaele, che Giuseppe accompagnava spesso sul luogo di lavoro presso le Saline della vicina Margherita di Savoia dov’era ingegnere. Dotato di un talento dirompente Giuseppe viene così affidato alle prime cure del pittore barlettano Giovan Battista Calò per poi spostarsi a Napoli dove si iscrive all’Accademia delle Belle Arti. Qui il giovane De Nittis inizia a seguire i corsi di pittura sotto la guida di Giuseppe Mancinelli e Gabriele Smargiassi, ma manifesta sin da subito la sua indole indipendente e insofferente verso gli schemi accademici, ragion per cui sarà estromesso dall’Accademia per motivi disciplinari. Il suo era un bisogno viscerale di libertà che voleva esprimere all’aria aperta, immerso nella natura contemplando e dipingendo cieli, marine, scorci e vedute di campagna, scenari nei quali immergersi completamente ricercando la verità e sperimentando una tecnica libera. Nell’estate del 1863 si rifugia a Portici dove dà vita, insieme ai più noti artisti Marco De Gregorio e Federico Rossano, alla sperimentale Scuola di Resina. Si avvicina al gruppo pittorico dei Macchiaioli a Firenze fino ad approdare a Parigi nel 1867, all’epoca capitale indiscussa dell’Arte a livello internazionale, fonte di ispirazione per tutti gli artisti contemporanei affascinati dalla Ville Lumiere, dalla moda e dai salotti parigini. Qui incontra l’amore di Leontine a cui dedicherà bellissimi dipinti che la raffigurano come una donna elegante, una perfetta donna parigina a cui ispirarsi per la dovizia di dettagli con cui ne raffigura pose e ornamenti preziosi, ma anche la splendida e amorevole madre dei suoi figli in un’intimità familiare a volte toccante.
La mostra Il Pittore della vita moderna, curata da Fernando Mazzocca e Paola Zatti, è promossa dal Comune di Milano-Cultura in collaborazione con la GAM Galleria d’Arte Moderna di Milano, e CMS Cultura, si avvale del Patrocinio del Ministero della Cultura Italiano e dell’Institut Français di Milano. Si presenta come un percorso articolato in 11 sezioni, introdotte da un omaggio alla moglie Léontine, musa e figura fondamentale per la sua ascesa artistica e mondana. Le sezioni successive ripercorrono l’intera vicenda creativa, a partire dalla sua formazione a Napoli, per approdare al clamoroso successo internazionale tra Parigi e Londra, fino agli ultimi anni di attività; Giuseppe muore precocemente a soli 38 anni nell’ agosto del 1884 a Saint Germain en Laye. Alexandre Dumas figlio dedicherà un bellissimo epitaffio al suo caro amico scomparso troppo presto, oggi sepolto nel cimitero di Père Lachaise a Parigi accanto ai più celebri artisti di tutto il mondo.
Presenti al vernissage dell’esposizione il Sindaco di Barletta Cosimo Cannito, l’Assessore alla Cultura Oronzo Cilli, la Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Barletta-Andria-Trani e Foggia Anita Guarnieri e il Direttore Generale Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, Aldo Patruno.
Il Sindaco Cannito e l’Assessore Cilli hanno definito questo nuovo prestito di alcune tra le più significative opere dell’artista “La naturale prosecuzione di un progetto che vuole tributare i meritati onori a una figura di riconosciuto spessore nella storia del modernismo e dell’arte dell’Ottocento in Europa”, nonché una “ulteriore, fondamentale tappa dell’impegnativo lavoro che l’Amministrazione comunale di Barletta sta compiendo per rafforzare i legami con i più prestigiosi musei del mondo attraverso l’arte e la cultura di Giuseppe De Nittis.