Alle falde del Machu Picchu…

“Torniamo all’antico e sarà un progresso

(Giuseppe Verdi)

Possiamo parlarne e scrivere all’infinito sul conto di una carismatica persona tanto non si riuscirà mai a definirne l’intera sostanza trascinante. Questo in quanto il “carisma” stesso resta intrinseco al soggetto preso in questione e che certamente gli rimarrà attaccato e “fedele”, con tutte le risorse sorprendenti e, molte volte, imprevedibili.

Un carismatico, per questo modo inatteso di crear stupore e ammirazione negli altri, susciterà sempre incredulità nel “mondo” che gli gira intorno. Come questi si pone all’approccio con l’esterno, ha già qualcosa di singolare e di stupefacente. Per ciò che si sarà già detto o già scritto sul suo conto, giammai resterà figura e misura definitive. Questo a cagione della fiorente sorgente illuminante che porta insita e alla sua indiscussa, più che sorprendente, estrosa e inattesa imprevedibilità…

Ognuno di noi avrà avuto di simili conoscenze e che sarà rimasta impressa sotto forma di esperienza acquisita. Io stesso che scrivo ho fatto esperienze dirette e, dalle quali ne ho attinto, oltre ai benefici culturali, pure quelli di vita.

C’è sempre modo d’imparare dagli altri: assai di più da una persona piena d’iniziative, intraprendente.

È di qualche giorno fa che ho ricevuto un messaggio dalla Presidente del Club per l’Unesco di Bisceglie, Pina Catino la quale mi salutava e mi metteva al corrente dell’ennesima sua esperienza in Perù sempre nell’ambito di relazioni internazionali Unesco.

Una Città come Bisceglie custodisce dei valori inestimabili in fatto di persone carismatiche e che si sono attivate aprendo spazi culturali di una certa rilevanza. Le varie Associazioni attive sul territorio di questa Città sono numerose quanto seriamente efficienti e frequentate. Ma qui desidero parlare del Club per l’U.N.E.S.C.O. di Bisceglie (acronimo di: Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura).

Attraverso l’educazione, la scienza (detto da me, quella che rimane nei confini dell’etica) e la cultura, si persegue il fine della PACE.

Pina Catino ha dato corpo e anima al Club per l’Unesco di Bisceglie per averlo portato alla conoscenza Nazionale e Internazionale e non solo: ha dato risalto al nostro territorio pugliese, in genere, con le tante manifestazioni culturali che si sono susseguite nell’arco di quasi tre lustri e aver fatto riconoscere il Dolmen “La Chianca”, di Bisceglie, come Patrimonio dell’Unesco.

L’instancabile Presidente, Pina Catino, non solo si è prodigata per la Pace a livello internazionale, contattando Clubs Unesco nei vari Continenti e scrivendo le memorie in un elegante, prezioso Tomo dal titolo assai simbolico: “La Chianca di Bisceglie”, Testimone di Cultura e di Pace, ma ha rivestito d’importanza a livello storico-culturale, la Puglia, attestandone l’identità sia di popolo sia delle consuetudini.

Ma la carismatica Presidente, dopo tanto impegno, non ha ancora il fiato corto. Ora ti porta il Club per l’Unesco di Bisceglie in Perù, dove si sono riuniti diversi Stati del Sud America in un meeting internazionale. Questo per discutere e, allo stesso tempo, mostrare reperti e documenti attestanti i valori dei siti archeologici dei propri territori.

Bisceglie si ritrova ad ostentarne uno dei suoi molteplici e lo fa anche attraverso un video cui la Presidente Pina Catino ne commenta in modo esplicito e chiaro il contenuto.

Si tratta della Lama di Santacroce con la sua interessantissima Grotta, ubicata in un’aria naturale e protetta, chiamata appunto: “Parco Lama Santa Croce”.

Questo muoversi e giostrarsi in sì delicati ambienti ha bisogno in primo luogo, di tatto e determinazione, di carisma appunto, di cui la Presidente Pina Catino ne sfoggia in misura sorprendente e rispettoso, nell’esortazione alla Pace tra i Popoli.

Io stesso che scrivo ho cercato il carisma ovunque, anche al “Mercato delle pulci”, dove mi han detto che nessuno se ne libera di certe rarità.


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Salvatore Memeo è nato a San Ferdinando di Puglia nel 1938. Si è diplomato in ragioneria, ma non ha mai praticato la professione. Ha scritto articoli di attualità su diversi giornali, sia in Italia che in Germania. Come poeta ha scritto e pubblicato tre libri con Levante Editori: La Bolgia, Il vento e la spiga, L’epilogo. A due mani, con un sacerdote di Bisceglie, don Francesco Dell’Orco, ha scritto due volumi: 366 Giorni con il Venerabile don Pasquale Uva (ed. Rotas) e Per conoscere Gesù e crescere nel discepolato (ed. La Nuova Mezzina). Su questi due ultimi libri ha curato solo la parte della poesia. Come scrittore ha pronto per la stampa diversi scritti tra i quali, due libri di novelle: Con gli occhi del senno e Non sperando il meglio… È stato Chef e Ristoratore in diversi Stati europei. Attualmente è in pensione e vive a San Ferdinando di Puglia.