Tutto il calciomercato ora per ora. Anzi no: minuto per minuto, secondo per secondo, un tweet dopo l’altro.
Pogba può passare al Barcellona. Pogba resta, la Juve lo dichiara incedibile.
Ufficiale, Bjarnason al Torino. Depositato il contratto di Bjarnason al Basilea.
Napoli. Per Allan chiusura imminente, i dettagli nel servizio esclusivo del nostro inviato. Esclusiva: Allan va a giocare sulla luna…
A proposito di luna.
Il Milan offre 30milioni di euro per Pinco, l’Inter compra Pallo per il doppio. 80.000 di euro su, 80.000 giù…
“Jessica qua, Jessica là, Jessica su, Jessica giù… regali regali regali! Ma quali regali??? Il cappellino, il materassino, l’orologione zà–zà!“
Perdonate l’ironia, forse gratuita. Ma che altro ci resta, se non un po’ di dileggio, in un mondo, quello del calcio, che sembra essere sempre più “nel pallone”?
Non è tanto per il continuo bombardamento mediatico, per il susseguirsi di annunci e smentite, per le dichiarazioni date per definitive che tutto sono tranne che definitive.
È che proprio si è perso il senso della misura. E del gusto di tirar due calci ad un pallone.
Pensate: nella città in cui pubblichiamo, e non solo in essa, hanno organizzato un torneo di “street football”.
Niente meno. C’è bisogno di un torneo con tanto di patrocinio e organizzazione ufficiale per ricordare o, meglio, provare a rievocare quanto ancora per i nostri genitori era pane quotidiano: fare i compiti il più in fretta possibile e poi sgattaiolare per strada a giocare a pallone con gli amici, avendo per porta una serranda e per traversa… una finestra i cui vetri puntualmente finivano rotti, mentre tutti si davano alla macchia in un fuggi fuggi generale.
Oggi il calcio è altro. È business.
Le bandiere sono finite: non quelle di stoffa, quelle degli uomini che si cucivano una maglia al posto della pelle e non lasciavano la loro squadra del cuore se non per appendere le scarpe al chiodo.
Oggi le dichiarazioni di amore di un babytalento per la squadra che l’ha scoperto servono per far alzare l’offerta dalla squadra che lo comprerà e quando un presidente dice che un calciatore è incedibile probabilmente ha già deciso a che cifra lo lascerà andar via.
I tifosi ci sperano, si illudono, attendono l’ennesimo annuncio ufficiale. E puntualmente sono delusi da chi ignora i lori sentimenti e pensa solo a far gonfiare a dismisura il suo portafoglio.
D’altronde, gli affari sono affari e in questo calcio drogato di affari se ne fanno eccome.
Se poi c’è chi muore di fame, che si può fare. Da che mondo e mondo ci sono i poveri. E poi, per un “povero” calciatore che prendere solo due milioni di euro all’anno, ce ne sarà sempre un altro che prenderà il doppio o il triplo, magari dieci volte tanto.
Almeno fino al prossimo comunicato ufficiale.
A proposito, è ufficiale: Pirlo lascia la Juve!
Cosa? Lo sapevate già? Scusate, scrivevo l’articolo e mi sono perso l’ultimo tweet.