Si chiama Shady Alizadeh la 29enne andriese incaricata da Nicola Zingaretti di restituire un futuro di speranza al Partito Democratico. Con un profilo giovane, spensierato e green, Shady porterà nella nuova direzione, votata in Assemblea, una ventata di competenza e coraggio, qualità prodromiche di un Governo più stabile e coerente di quello attuale:

Ciao Shady. Che sensazione si prova ad essere fra i 14 nomi scelti dal nuovo segretario Nicola Zingaretti per far parte della direzione nazionale del Partito Democratico?

È un grande orgoglio poter far parte di questa fase del Partito Democratico del segretario Zingaretti, soprattutto in questo specifico spaccato storico dove è necessario impegnarsi e lottare per rispondere all’odio, all’approssimazione e alle cattive politiche in ambito sociale apportate da questo Governo. Tocca mobilitarci per amore dell’Italia, per la nostra storia e per il prossimo futuro basato su rispetto, equità sociale e merito. Questo è il progetto di Zingaretti e sono fiera di farne parte 

Quanto ha inciso, nel raggiungimento di questo ambito traguardo, la formazione che hai sviluppato in RiGenerazione Italia?

RiGenerazione Italia rappresenta una palestra di idee, formazione, impegno sociale e civico creata da ragazzi e ragazze con meno di 35 anni e provenienti da tutta Italia. L’obiettivo è quello di dare spazio alla mia generazione in politica e renderci autori di quel cambiamento che ci tocca, per il nostro presente e futuro, rigenerando il centrosinistra.

Fino al 4 marzo 2018 i giovani dissidenti, stanchi delle ataviche angherie di vecchi partiti, hanno espresso dissenso dando il proprio voto di protesta al fantomatico Governo del Cambiamento. Oggi che le promesse elettorali sembrano naufragare nella vergogna di navi e migranti lasciati alla deriva, qual è la via maestra per ritrovare piddini fra le nuove generazioni?

Il risultato del 4 marzo 2018 ha deluso molto la nostra generazione, quello che è apparso è che per fare politica non sono necessarie competenze e merito ma solo sintonizzarsi sulla rabbia delle persone e sfruttarla. Dopo questa delusione abbiamo deciso di metterci in gioco con RiGenerazione Italia. La nostra generazione ha competenze e meriti, siamo istruiti, siamo imprenditori e professionisti eppure per parte della politica queste non sono riconosciute come competenze valide. Allora dobbiamo metterci in gioco, noi in prima persona, e avere il coraggio di scardinare delle dinamiche  solo così può esserci un vero cambiamento, ed è quello che con il nuovo segretario Zingaretti  stiamo facendo, senza prescindere da quei valori universali che sono della sinistra: rispetto delle libertà individuali, lotta per abbattere ogni disuguaglianza sociale e RISPETTO DELLE PERSONE. Prima di tutto siamo una comunità di persone ed ognuno di noi gode degli stessi diritti. Non è nel nostro patrimonio culturale quello di esser bulli con i più deboli o indecisi, quando schierarsi fa perder voti. Noi lottiamo per i valori sanciti sulla Costituzione e lo facciamo sempre.

In questi ultimi giorni un’altra giovane donna, Greta Thunberg, sta portando avanti la propria battaglia contro i cambiamenti climatici. Reduci dalla diatriba riguardante la discarica ex F.lli Acquaviva, in che modo credi si possa salvaguardare la tutela dell’Ambiente nelle comunità locali pugliesi?

La salvaguardia dell’ambiente, purtroppo, oggi non è  nell’agenda del Governo 5s-Lega. programmi e proposte, fondamentali per arginare il grave allarme del trattamento dei rifiuti,  non ce ne sono ma c’è solo tanta propaganda inutile e vuota. È una tematica questa che non può trovare solamente una vocazione locale ma deve essere discussa e programmata dal governo con trasparenti ed efficaci politiche di gestione e trasformazione dei rifiuti, bonifica dei terreni oltre al controllo ed educazione.

Quanta differenza può fare il “potere femminile” sugli scranni del Parlamento Italiano e/o Europeo?

Non penso che il genere faccia qualche differenza, la vera differenza è rappresentata dai valori e i principi che ci caratterizzano come persone. Altra questione, invece, riguarda il fatto che noi donne in politica come nella vita di tutti i giorni dobbiamo lavorare molto di più per veder riconosciuto il giusto spazio e il giusto merito. Però alla fine la caparbietà ci contraddistingue, nonostante tutto.

Progetti futuri?

L’Europa e le amministrative del 26 maggio rappresentano una linea decisiva dalla quale ripartire. Siamo chiamati a scegliere tra un’Europa razzista, non egualitaria, spinta dall’estrema destra conservatrice, e una nuova prospettiva riformista e democratica. Noi lotteremo per un Paese, un’Europa solidale e giusta dove nessuno può esser trattato come ultimo.


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Iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Puglia, ho iniziato a raccontare avventure che abbattono le barriere della disabilità, muri che ci allontanano gli uni dagli altri, impedendoci di migrare verso un sogno profumato di accoglienza e umanità. Da Occidente ad Oriente, da Orban a Trump, prosa e poesia si uniscono in un messaggio di pace e, soprattutto, d'amore, quello che mi lega ai miei "25 lettori", alla mia famiglia, alla voglia di sentirmi libero pensatore in un mondo che non abbiamo scelto ma che tutti abbiamo il dovere di migliorare.