Si intitola “Riflessi” il primo album da solista di Riccardo Lorusso, musicista andriese che abbraccia diversi generi, spaziando fra stili e culture melodiche italiane ed internazionali:

Ciao, Riccardo. Qual è la genesi che ti ha portato al tuo primo album “Riflessi”?

La genesi dell’album Riflessi è stata abbastanza lunga e, in qualche modo, naturale. Scrivo e compongo musica da tanto tempo, posso dire sin dagli albori dei miei studi musicali, e questo bisogno di raccontare in musica e testo qualunque spunto, episodio, stato d’animo della mia vita, ha fatto sì che collezionassi tanti brani musicali. Prima della quarantena avevo già deciso che fosse il momento di raccogliere alcune delle mie composizioni più rappresentative in un unico lavoro, quello appunto di “Riflessi. Il titolo, per l’appunto, l’ho scelto basandomi proprio sui vari riflessi della mia personalità sia artistica che personale. In effetti, noterete anche nella scelta dell’ordine delle canzoni, un rebus nascosto, che vi permetterà di capire questo percorso guidato, che passa attraverso le tenebre, e che seppur nella penombra (citazione colta da uno dei miei brani), vita e luce ci sono, una luce che raccolgo lassù nel “mio” piccolo cielo (altra cit.), ovvero dell’angolo di cielo che ognuno di noi si ritaglia, e dove nasconde e condivide anche i suoi più intimi pensieri. Ecco il bisogno di raccontare questa chimica artistica di luci, ha portato alla creazione di “Riflessi”.

Quanto è stata fondamentale la collaborazione con Francesco Dettole (batterie, loop elettronici e mixaggio) e Diego Civita (poeta, autore dei testi di quattro brani)?

Molto fondamentale; con Diego Civita, ho trovato un’intesa artistica quasi naturale. In effetti quattro dei dodici pezzi che compongono l’album, sono nati dalla nostra collaborazione. Nelle sue poesie ho ritrovato alcuni dei miei “riflessi” artistici, sfumature che mi hanno spinto a musicare le stesse. La sfida è stata coniugare musica a testo non completamente miei, ma che dopo un’alchimia quasi spontanea, ha dato vita a delle atmosfere musicali uniche, diverse dalle mie, ma in qualche maniera, uguali. Anche con Francesco alchimia naturale perfetta. Conosco Francesco da tantissimo tempo, e in questi ultimi anni abbiamo avuto la possibilità di collaborare professionalmente insieme più strettamente, ed in varie occasioni. Il suo tocco e la sua tecnica stilistica mi hanno da sempre colpito, e dato quel groove che fa parte anche del mio linguaggio musicale. Era una conseguenza anche qui naturale. Abbiamo registrato nel suo FRUMS studio qui ad Andria, dopo giorni e mesi interi sui brani, dando vita ad un connubio musicale unico. Ricordo anche l’eccellente lavoro di Enrico Elia alle tastiere in due brani: “Il prezzo della notte (merito di più)”, e “Il mio piccolo cielo”, i due singoli che hanno anticipato l’album.

Perché hai scelto di coniugare melodie pop al rock acustico ed elettronico?

Bella domanda, ma ti rispondo subito: perché sono “riflessi” sonori di quelli che sono i miei background musicali. E, come vedi, il titolo dell’album è anche la coniugazione di questi stili, che esprimono ogni singolo brano e storia musicale dell’album. Penso che un artista, come un pittore, non debba per forza usare un solo linguaggio per esprimere i propri pensieri. Anzi, delle volte è proprio la capacità di far convivere che può far nascere quella miscela unica per raccontare in modo degno il brano.

A chi dedichi i tuoi Riflessi?

Lo dedico a tutti quelli che in tutti questi anni mi hanno ascoltato, sia con la chitarra che con la voce, e che in tutti questi anni mi hanno spinto ancora di più a raccontarmi. La fiducia di un pubblico che sa ascoltare oltre che sentire, fa nascere nuove consapevolezze, e quelle consapevolezze di portano a voler raccontare ancora di più tutto quello che hai dentro. Lo dedico inoltre, a tutti i miei cari, familiari ed amici, che mi sono stati e stanno sempre vicino, seppur nella mia “assenza” fisica, suonando ed insegnando musica in toto.

Progetti futuri?

Avrò la fortuna di suonare i miei pezzi sia a livello nazionale, che fuori Italia, e con delle collaborazioni internazionali di rilievo (Stati Uniti, Cuba); infatti una collaborazione la trovate nel disco con il remix del producer statunitense Lewis Kelly del “Prezzo della notte (merito di più)”, oltre che un nuovo lavoro in duo con produzione sempre statunitense/cubana. Sto già lavorando ad un altro progetto inedito ma stavolta con l’altra parte musicale di me che è quella Jazz, Swing e Latina. Insomma, vi consiglio di seguire tutti i miei social, oltre che il mio sito ufficiale, dove potrete avere miei aggiornamenti su date e concerti. Per chi volesse la copia fisica (oltre quella virtuale già disponibile dal 22 Ottobre prossimo) del mio cd sarà disponibile a breve in tiratura limitata. Si può cliccare sul mio sito e scaricare GRATUITA la mia cover acustica di Meraviglioso, brano che adoro di Domenico Modugno.