
Sfogliando tra personali “stralci di carta”, sono venuti fuori dei versi dedicati alla figura dei nonni. Sono stati redatti di getto un anno fa, proprio in questo periodo. La forma è quella semplice, propria di una poesia in rima baciata, di uno stile adatto a quello che un bambino, che immaginiamo in piedi su una sedia, potrebbe recitare durante il pranzo di famiglia per fare un dono al nonno o alla nonna.
E proprio a tutti i nonni la dedichiamo, sia quelli in vita che quelli che ci guardano dal cielo.
Questa poesia a voi nonni vorrei dedicare
per non smetter mai di ricordare
che, in ogni famiglia, siete i testimoni del passato
e guidate con saggezza il nostro animo scapestrato.
Molti
giustamente sempre ci ricordano
che non bisogna scartare chi è anziano,
solo ed abbandonato.
Io aggiungo che i nonni sono nonni tutto l’anno
e non solo a Natale e a Capodanno.
Permettetemi, voi figli,
di ricordarvi ancora di non lasciare
i vostri genitori,
coloro che vi hanno insegnato i veri valori,
in uno ospizio o sotto un altro tetto,
perché hanno bisogno solo del vostro affetto.
Ah… quanti sacrifici hanno fatto
che voi ancora dovete prenderne atto.
Non pensate solo al testamento
perché quello va via col vento,
invece pensate sempre e solo alla loro persona
anche quando, per la rabbia, vi bastona.
E permettetemi ancor per un secondo
di rivolgere il pensiero
a quei nonni che non sono qui in questo mondo.
Anche a loro va il nostro ringraziamento
per ogni loro ammonimento;
il loro ricordo è sempre vivo nella nostra mente,
che pare ancor di averli qui fisicamente.
I nonni sono un tesoro di saggezza e di esperienza
e non dimenticano mai la tua presenza.