L’ARTE FUMETTISTICA PER DENUNCIARE I CONFLITTI DEL MONDO D’OGGI ANCHE IN UN LIBRO
Il suo nome è Tommaso, in arte Vindex, pugliese (Andria), classe 1992. Fumettista, appassionato e “divertito” creatore di video d’animazione, ha studiato presso l’Internazionale di Comics a Roma. Autore di un racconto a fumetti “Eden Seller – Purgatorio” di cui ci piace parlare in questo mese, in questa settimana, dedicata a Dante Alighieri.
I tuoi fumetti sono realizzati esclusivamente tramite l’utilizzo di due colori, nero e giallo. Quale significato e significato hanno?
Giallo e nero è come ci siamo ridotti a vedere il mondo dopo che i social, i media e la tv hanno eliminato le realtà particolari e le situazioni specifiche appiattendo qualsiasi tema, qualsiasi dibattito ad una semplice narrazione da “O NOI o LORO”. Cadiamo in questo tranello ogni giorno, non c’è una mediazione, ci immedesimiamo in un gioco di ruolo nel quale ci sentiamo gli eroi che affrontano il male. Io ho deciso di raccontare storie che rappresentano tutti questi campi di battaglia e conflitti che rischiano di lasciare solo terreni aridi dove non crescerà niente. Affronto i temi della religione e della spiritualità sfruttando satiricamente questo binomio cromatico.
Se è di conflitti che parli, simboleggiati dal nero, qual è il più grande conflitto che oggi denunci tramite le tue opere fumettistiche?
In questo momento ti direi che c’è un forte conflitto tra chi crede in qualcosa e chi non crede nella stessa e pensa che sia la prova che non creda a nulla, quasi in un atto di creduta superiorità. Il Covid, i vaccini, la scienza sono diventati il terreno di scontro ideologico dove miriadi di scuole di pensiero e pareri hanno dato la loro versione di Verità. Chi dice che è un complotto, chi dice che sono stati i cinesi, i governi, le case farmaceutiche, Bill Gates, la Russia, una fila di potenti pedofili ecc… Ognuno con dei toni da Verità assoluta e innegabile. Anche il netturbino oggi se ti ferma ti spiega come va il mondo (senza alcuna discriminazione). L’unica cosa sincera che posso dire è che non so cosa sia successo. Col fatto poi che siamo rimasti chiusi in casa ci siamo visti limitati anche nel confronto: il nostro giudicare il mondo, la società e quello che fa il sindaco di questa o quella città, è solo un punto di vista ricavato da quello che si leggeva al cellulare mentre non si aveva nulla da fare.
Siamo tutti arrabbiati e non stiamo dialogando, perché gli algoritmi dei social dove siamo costretti a stare più del dovuto a causa delle restrizioni del mondo fisico, ci rinchiudono in greggi dove si pensa tutti la stessa cosa: questa cosa è pericolosa.
Nel tuo libro quale tema affronti e perché dovremmo leggerlo?
Il tema religioso visto con gli occhi di chi sta nel mezzo, sia contro che a favore. Di solito si tende a vendere libri apertamente schierati riguardo un tema; io ho messo in scena un giallo o thriller fantasy all’interno del quale convivono personaggi che rappresentano vari punti di vista sull’argomento: penso che sia l’unico modo possibile per rappresentare quello che è uno degli argomenti più vasti della nostra storia e cultura. Può leggerlo un cattolico, un ateo e un curioso, non è vincolante.
Siamo nel mese e nella settimana dedicata a Dante e nel tuo libro è presente un chiaro riferimento all’ambientazione della Divina Commedia: quanto ti ha ispirato in questo tuo lavoro?
Molto. Questa storia nasce dal desiderio di me, adolescente, che sognava e provava ad immaginare quei personaggi incredibili, narrati, di rappresentare quell’opera mastodontica. Con gli anni poi ho compreso anche la potenza satirica del teologo Dante e ho cercato, nel mio piccolo, di giocare a fare la Divina Commedia dei nostri giorni, portando in quell’immaginario gli elementi della società di oggi, con i mezzi odierni.
È possibile seguire Vindex sulla sua pagina Instagram dove è possibile contattarlo per potersi avventurare nella lettura di questo “nuovo Purgatorio” fumettistico ambientato ai giorni nostri.