Un tour di quattro giorni: o almeno due!

Data la loro vicinanza, vi proponiamo 4 mete in uno, ma, in realtà, ciascuna di queste tappe merita almeno un giorno intero!

Partiamo da Polignano a Mare, la città di Domenico Modugno, la città che arriva a strapiombo sull’Adriatico, con le sue coste alte circa 25 metri e le case che aggettano sul mare. Le sue grotte marine sono l’eden degli speleologi e dei sub. Le sue insenature vi lasceranno senza parole. Un nome per tutte: Lama Monachile, semplicemente imperdibile.

Una decina di km a sud di Polignano, ecco la splendida Monopoli, la città delle cento contrade, con il piacevolissmo centro storico circondato da alte mura che sembrano sorgere direttamente dal mare. Monopoli vi offre anche 13 km di costa punteggiata da “calette”, tutte di incantevole bellezza.

Ed è proprio seguendo il litorale sud di Monopoli che vi imbatterete nel sito archeologico di Egnazia, una realtà unica al mondo, con i suoi scavi raggiunti a tratti dalle onde. L’antica “Gnathia” fu un importantissimo centro di traffici commerciali: la citano Orazio, Plinio, Strabone. Era difesa da mure ciclopiche, alte 7 metri e lunghe 2 km per un’estensione di 40 ettari: una visita agli scavi e all’annesso museo è un must per gli amanti dell’archeologia.

Facciamo ora una puntata nel vicino entroterra e lasciamoci ammaliare da un altro spettacolo unico al mondo: le Grotte di Castellana. Pensate: la loro origine risale a 90 milioni di anni fa e potrete visitarle per un tratto di 3km (ma esiste anche un percorso più breve), lasciandovi incantare dalle composizioni che l’acqua ha scolpito in stalattiti e stalagmiti: un’esperienza che vi sarà difficile dimenticare.


FonteDomenico Lacava, CC BY-SA 4.0 , via Wikimedia Commons
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La mia fortuna? Il dono di tanto amore che, senza meriti, ricevo e, in minima parte, provo a restituire. Conscio del limite, certo della mia ignoranza, non sono mai in pace. Vivo tormentato da desideri, sempre e comunque: di imparare, di vedere, di sentire; di viaggiare, di leggere, di esperire. Di gustare. Di stringere. Di abbracciare. Un po’ come Odysseo, più invecchio e più ho sete e fame insaziabili, che mi spingono a correre, consapevole che c’è troppo da scoprire e troppo poco tempo per farlo. Il Tutto mi asseta. Amo la terra di Nessuno: quella che pochi frequentano, quella esplorata dall’eroe di Omero, ma anche di Dante e di Saba. Essere il Direttore di "Odysseo"? Un onore che nemmeno in sogno avrei osato immaginare...