“Ho nostalgia di una terra…”
Chiunque pensi di concedersi il lusso di scrivere, meritatamente o meno, non può mai tralasciare il piacere di leggere. E se chi pensa di voler scrivere, lo fa davvero, necessariamente avverte la lettura come un bisogno, molto prima che un dovere.
Dunque OltreVerso per una volta tace. Lascia che chiunque sia capitato qui, oggi legga ciò che io sto leggendo.
“Senza parole siamo elisi dalla realtà”, ma non è detto da nessuna parte debbano essere le nostre. C’è chi, a volte, ci è arrivato molto prima: magistralmente.
Ho nostalgia di una terra
in cui non sono mai stata,
dove tutti gli alberi e i fiori
mi conoscono,
dove non vado mai,
dove però le nuvole
si ricordano bene
di me,
straniera,
che non ha casa in cui piangere.
Vado
verso un’isola senza porto,
butto in mare le chiavi
già alla partenza.
Non arrivo da nessuna parte.
La mia tela è come una ragnatela al vento,
ma non si strappa.
E oltre l’orizzonte,
dove i grandi uccelli
asciugano le ali al sole
alla fine del volo,
c’è una terra
dove mi si deve accettare
senza passaporto,
con l’avallo delle nuvole.
Hilde Domin