“Ho nostalgia di una terra…”

Chiunque pensi di concedersi il lusso di scrivere, meritatamente o meno, non può mai tralasciare il piacere di leggere. E se chi pensa di voler scrivere, lo fa davvero, necessariamente avverte la lettura come un bisogno, molto prima che un dovere.

Dunque OltreVerso per una volta tace. Lascia che chiunque sia capitato qui, oggi legga ciò che io sto leggendo.

“Senza parole siamo elisi dalla realtà”, ma non è detto da nessuna parte debbano essere le nostre. C’è chi, a volte, ci è arrivato molto prima: magistralmente.

Ho nostalgia di una terra

in cui non sono mai stata,

dove tutti gli alberi e i fiori

mi conoscono,

dove non vado mai,

dove però le nuvole

si ricordano bene

di me,

straniera,

che non ha casa in cui piangere.

Vado

verso unisola senza porto,

butto in mare le chiavi

già alla partenza.

Non arrivo da nessuna parte.

La mia tela è come una ragnatela al vento,

ma non si strappa.

E oltre lorizzonte,

dove i grandi uccelli

asciugano le ali al sole

alla fine del volo,

c’è una terra

dove mi si deve accettare

senza passaporto,

con lavallo delle nuvole.

Hilde Domin


FontePhotocredits: Paolo Farina
Articolo precedenteM’ASSENTO MA SENTO
Articolo successivoLa festa del Doppio Sette
Sono una frase, un verso, più raramente una cifra, che letta al contrario mantiene inalterato il suo significato. Un palindromo. Un’acca, quella che fondamentalmente è muta, si fa i fatti suoi, ma ha questa strana caratteristica di cambiare il suono alle parole; il fatto che ci sia o meno, a volte fa la differenza e quindi bisogna imparare ad usarla. Mi presento: Myriam Acca Massarelli, laureata in scienze religiose, insegnante di religione cattolica, pugliese trapiantata da pochissimo nel più profondo nord, quello da cui anche Aosta è distante, ma verso sud. In cammino, alla ricerca, non sempre serenamente, più spesso ardentemente. Assetata, ogni tanto in sosta, osservatrice deformata, incapace di dare nulla per scontato, intollerante alle regole, da sempre esausta delle formule. Non possiedo verità, non dico bugie ed ho un’idea di fondo: nonostante tutto, sempre, può valerne la pena. Ed in quel percorso, in cui il viaggio vale un milione di volte più della meta ed in cui il traguardo non è mai un luogo, talvolta, ho imparato, conviene fidarsi ed affidarsi.