È con lo sguardo che si ama e con il cuore si vede

C’è una sapienza popolare, nascosta, basti pensare allo stesso linguaggio dialettale, che spesso anticipa, nei fatti, scoperte scientifiche o sviluppi di ricerca.

Oggi, ad esempio, la PNL (Programmazione Neuro Linguistica), in voga da pochi decenni ed affacciatasi in Italia da non moltissimi anni, analizzando i linguaggi si sofferma sui tipi di conoscenza e sulle diversità caratteriali partendo dalla conoscenza dei sensi.

Le persone sono classificate come uditive, visive o cinestetiche a seconda se privilegiano l’ascolto, la vista o il contatto fisico per conoscenza, partendo dal fatto che nessuna è separata dalle altre.

Proprio per tale motivo, pur in contesti simili, a seconda dello sviluppo di un senso o dell’altro, ogni persona ha percezione e atteggiamento diverso in una scelta. È per tale motivo, anche per il fatto che non si dialoga sulla stessa frequenza, che spesso ci sono equivoci o incomprensioni.

Il linguaggio popolare è molto interessante perché riesce a mettere insieme, attraverso alcune espressioni tipicamente dialettali, queste scoperte.

Una frase che diceva qualche anziano era, in dialetto, qualcosa del genere: “Vedi di sentire quello che fanno!”. Il sentire non si vede e il fare è altro rispetto al vedere e ciò che si fa non si sente. Eppure in quella espressione, grammaticalmente sbagliata e logicamente assurda, alla luce della nuova ricerca è portatrice di verità, quelle che i poeti, con il loro linguaggio non materiale, hanno cantato e profetato in ogni società. Si vede ascoltando e si ascolta vedendo. C’è chi vede con il contatto e chi ascolta vedendo.

Tutto ciò ha a che fare con il nostro corpo e la nostra interiorità. Oggi si sa benissimo il male che si può fare attraverso il fumo o l’alcool, eppure è scientificamente risaputo che fa peggio, fisicamente parlando e non solo psicologicamente, l’isolamento sociale. Quanta gente non avrebbe nessuna ritrosia ad aiutare un alcolizzato se è un amico ma, allo stesso tempo, non si accorge della gravità maggiore che pone in essere isolando qualcuno.

Oggi gli scienziati hanno scoperto che un cane che fa un bisogno dirige il suo sguardo verso nord per il fatto che questi animali percepiscono il magnetismo. Eppure ai nostri anziani bastava vedere il muschio, sentire il vento, vedere il movimento degli alberi, guardare la luna e tanto altro per conoscere verità che riterremmo sorprendenti, il tutto anche senza saper leggere e scrivere. Non avevano bisogno di scienziati per tantissimi aspetti della vita.

Lo stesso Leonardo da Vinci, il genio irraggiungibile e modello di ogni conoscenza scientifica, non conosceva il greco e il latino, le discipline più ovvie per chi aveva studiato ai suoi tempi, eppure l’esperienza e l’osservazione empirica lo hanno innalzato elevando la sua persona a genio universale. Nel Piccolo Principe, Antoine De Saint-Exupery ha scritto che “non si vede bene che con il cuore”. Alla luce di questa intuizione da Programmazione Neuro Linguistica, mi sentirei di aggiungere che “non si ama bene se non con gli occhi”. Curiamo dunque lo sguardo, il vedere. È con lo sguardo che si ama e con il cuore si vede. È vedendo con amore e amando con lo sguardo che potremo ascoltare non solo il cuore ma anche il pensiero dell’altro. Non sapete infatti che il cervello batte seguendo il battito cardiaco e che oltre il novanta per cento dei nervi che li connettono condividono le stesse informazioni?


FontePhotocredits: Paolo Farina
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Sacerdote della diocesi di Andria, attualmente sono fidei donum in Valle d’Aosta, ho conseguito la Licenza in Antropologia Teologica presso la Facoltà Teologica Pugliese “Regina Apuliae” di Molfetta. Autore di numerosi libri presso le Edizioni Sant’Antonio; collaboratore della Rivista Trimestrale di Teologia e Spiritualità “Jesus Caritas - Famiglia Carlo de Foucauld” e curatore della rubrica “Ripensare tra bellezza e verità” sul sito del mio paese d’origine: Canosaweb.it. Ogni martedì, pubblico sul mio canale youtube (https://www.youtube.com/channel/UCCgVJk1DCdYQhIeh9c6jmBQ) dei video-incontri di tipo culturale, spirituale e religioso, per riflettere ed interrogarsi sul senso della vita, sull'amicizia e la bontà.