Camilla, Francesca: due amiche e un hashtag, #girlsinmuseums per dire basta al maschilismo nelle opere d’arte.
Instagram, donne e musei: la ricetta è fatta. I maschilisti sono avvisati, mentre l’hashtag #girlsinmuseums ormai spopola con migliaia e migliaia di post da tutto il mondo.
Come è partita la cosa? Facciamo un passo indietro…
Camilla Crescini, trentina, Francesca Malagoli, di Modena, amiche e colleghe, tutte e due con una laurea in comunicazione nei mercati dell’arte e della cultura, allo Iulm di Milano. A un certo punto, condividono una analisi, quindi un’intuizione che partorisce un’idea, semplice e geniale. Il tutto parte con una domanda: ma perché le donne devono sempre essere considerate come “oggetto” e non “soggetto” delle opere d’arte?
A domanda, risposta: per via di millenni di maschilismo imperante. Allora, per provare a cambiare le cose, ecco che Camilla e Francesca coniano l’account Instagram @GirlsInMuseums, allo scopo dichiarato di ricevere quanto più foto è possibile, da ogni angolo del mondo. Ovviamente, parliamo di foto che raccontino le donne come protagoniste dell’arte e non solo come bambole da ritrarre in tutte le pose.
A far scattare la molla è stata una ricerca che Camilla stava conducendo sull’incidenza femminile nelle istituzioni culturali. Il risultato era prevedibile, ma resta sconcertante: appena il 14% degli artisti della Tate Modern di Londra è donna, mentre si sale al 30% nella Saatchi Gallery della stessa città. C’è dell’altro. Ad esempio, un solo direttore su quattro nei grandi musei è donna, con uno stipendio più basso di quello di un maschio per una percentuale che può toccare l’80%. Il che significa, sempre per fare un esempio, che nel 2012 100 opere d’arte su 100 vendute all’asta sono firmate da uomini.
Volete, ora, sapere in che campo le donne sono imbattibili? È presto detto: nell’utilizzo dei social durante una visita ai musei! Pensate che le donne che postano una foto sono l’87% contro il 13% dei maschietti.
E in effetti le donne non si sono fatte desiderare e le foto continuano ad arrivare da ogni dove: da musei sperduti e minuscoli come dalle più grandi istituzioni museali del mondo. Camilla e Francesca le vedono, le studiano, le scelgono, le pubblicano per tematiche comuni.
Chi volesse partecipare alla causa, non ha che da scattare e postare, servendosi dell’hashtag #girlsinmuseums.