Giunto alla Terza Edizione, Il Bicicletterario è un premio di letteratura dedicato interamente al mondo della bicicletta.

La grande eco della kermesse è stata messa in risalto dall’attenzione che i media nazionali hanno rivolto ad un evento finalizzato, in linea di massimo, alla sensibilizzazione su temi riguardanti l’ambiente e la sostenibilità. Argomenti scottantima edulcorati da un approccio culturale intriso di prosa e poesia. Tra gli organizzatori, Giovanni Caruso si è reso disponibile a tracciarci un percorso etimologico e artistico di un appunto, del tutto sui generis, ma certamente imperdbile.

Con quale scopo nasce il Co.S.Mo.s. e quali sono gli obiettivi che ha raggiunto fino ad oggi?

Il Comitato Spontaneo Mobilità Sostenibile nasce negli ultimi mesi del 2013, in seguito ad alcune Critical Mass (pedalate collettive di massa) che ebbero un notevole successo nel nostro territorio, Minturno-Scauri. Ne venne fuori l’idea di provare a proporre un progetto di rete ciclabile all’amministrazione comunale, da sottoscrivere con una raccolta firme attraverso lo strumento della ‘proposta di delibera di iniziativa popolare. Nonostante il successo del progetto tra la gente, (3.300 firme raccolte in un luogo con poco più di 15.000 abitanti), l’amministrazione di allora deliberò un ‘ni’: non disse no, ma neanche sì, forse per tener in sospeso tantissimi potenziali elettori…

Nel nostro territorio, tuttora, non esiste un centimetro di ciclabile, ma sicuramente abbiamo raggiunto lo scopo di portare all’attenzione di tutti la questione della mobilità sostenibile, mai prima di allora affrontata. Le pedalate collettive continuano, e sono sempre molto affollate. E poi ci siamo inventati altre cose, tipo il circuito ‘BiciAmici Shop’, un network di attività commerciali disposte ad applicare sconti a chi va a far spesa in bicicletta: ne abbiamo messe insieme più di settanta.

E ‘Io Ri-ciclo’, servizio di recupero di bici abbandonate, in disuso o da risistemare, da mettere poi a disposizione gratuitamente alle pedalate collettive. In ultimo, a ottobre 2014, nasce ‘Il Bicicletterario’…

Il Bicicletterario si prefigge di sensibilizzare l’opinione pubblica alla sostenibilità ambientale. Crede che la letteratura sia accessibile solo da fruitori adulti, o è possibile arrivare anche alla coscienza dei più giovani?

Indubbiamente è accessibile alle generazioni più giovani, ed esistono anche filoni specifici di letteratura per ragazzi (un’autrice da segnalare in tal senso è – tra gli altri – Manuela Salvi, nostra sostenitrice). Quel che maggiormente sarebbe da fare, per coinvolgerle è parlare di più di libri e di letteratura, raccontarli, leggerli a loro, tanto in famiglia che a scuola o anche in iniziative pubbliche. Far giungere loro le emozioni di una poesia, o di un brano di narrativa in maniera semplice e sincera, senza troppi accademismi e fuggendo la seriosità. Anche ridendo, magari, scherzando. La letteratura è parte della vita, sarebbe un peccato trattarla come cosa aliena dal quotidiano. E’ proprio dalla vita che attinge la sua linfa, quindi… alla vita deve ritornare, per arricchirla. E i giovani sono la vita del domani…

Istituendo l’unico premio al mondo dedicato alla bicicletta, la vostra organizzazione di volontariato lancia, dal 2014, un monito affinché si riscoprano mezzi di trasporto e strade idonee, quali, appunto, bici e piste ciclabili. In che modo le varie amministrazioni comunali possono limitare l’inquinamento da smog e favorire un rigenerante risparmio ecologico?

La prima cosa da fare, da parte delle istituzioni, soprattutto a livello locale, è una campagna seria di informazione riguardo i temi della sostenibilità in generale, e della mobilità come tema specifico. In Italia, con delle differenze, certo, a seconda delle zone, abbiamo il nefasto vizio di ricorrere all’automobile anche per poche centinaia di metri. Bisogna invece incentivare tutti ad andare a piedi, in bici, ad usare i mezzi pubblici. Quindi gli spazi urbani vanno ripensati seriamente per riportarli e riconsegnarli all’utenza per la quale sono in fondo destinati: l’essere umano, e non le sue ‘estensioni’ a motore, che disumanizzano le città, i centri urbani. Vanno ripensati anche limitando il traffico veicolare: più si creano spazi per le automobili, più ce ne ritroveremo in giro, ed è questo che da noi normalmente si fa: un controsenso, se si pensa che fuori dai nostri confini nazionali si procede esattamente all’inverso, si decongestionano città intere e centri storici vietandoli o limitando l’accesso alle auto. Quindi, forse, le amministrazioni comunali, dovrebbero, in primis, comprendere questo, informarsi e studiare le esperienze virtuose o comunque più efficienti in tal senso, e poi farlo comprendere alla gente, condividerlo.

Di conseguenza, o di pari passo, riprogettare la viabilità in senso sostenibile. E in questo entra a buon titolo anche la cura del territorio…

Di quali collaborazioni illustri si è fregiata la Giuria di quest’anno?

Sono davvero tante, e non riguardano soltanto la Giuria…

In Giuria, da questa edizione, abbiamo Marco Pastonesi, scrittore e giornalista sportivo – ha seguito per la Gazzetta dello Sport il Giro d’Italia per 14 anni; per il 2016 l’ha seguito per Caterpillar di Radio 2, ed è un ‘letterato dello sport’, grande narratore, personaggio davvero notevole. Con lui e con Fernanda Pessolano (anche lei in Giuria), fondatrice della Biblioteca della Bicicletta ‘Lucos Cozza’, abbiamo tenuto un incontro inserito nella loro iniziativa ‘Libri nel Giro’, direttamente collegato al Giro d’Italia – un bellissimo incontro –  nel maggio scorso, a Scauri.

C’è in Giuria la scrittrice Barbara Fiorio, che in realtà contattai lo scorso anno, per avere un suo saluto ufficiale per noi del Premio Il Bicicletterario: fu disponibilissima, le piacque tantissimo l’iniziativa e ci dedicò un miniracconto che altro non è il suo ricordo della prima bicicletta cavalvata. Autrice apprezzata, simpatica, brillante. A quanto ne sappiamo, sta lavorando al suo ultimo libro, pieno di bimbi che vanno in bici…

E’ entrato in Giuria Manuel Massimo, direttore della testata Bikeitalia.it, forse il sito di riferimento per il ciclismo urbano ed il cicloturismo, molti della redazione sono coinvolti nel movimento trasversale #Salvaiciclisti, un ingresso importante.

E ancora, Alessio Berti, uno dei pilastri della celeberrima ‘Eroica’, la ciclostorica delle valli del Chianti, che a ogni edizione attira migliaia di pedalatori in stile primo novecento! E’ anche un autore teatrale, e attore, pure.

Isabella Borghese, scrittrice, giornalista e blogger per Il Fatto Quotidiano, è anche della squadra. Un paio d’anni fa uscì una raccolta di racconti curata da lei, intitolata ‘Una bella bici che va’: è ovviamente nella mia biblioteca…

Questo per citare alcuni dei nuovi giurati… c’è comunque Emilio Rigatti che è il presidente onorario, scrittore, cicloviaggiatore, insegnante: è quello del viaggio da Trieste a Istanbul in bici, con Paolo Rumiz e Altan. E Elena Stramentinoli, reporter di Presa Diretta di Rai 3; Luca Simeone, direttore dell’importante Napoli Bike Festival, c’è Gisella Calabrese, direttore artistico del Visioni Corte Film Festival (con il quale abbiamo avviato una partnership); Vincenzo Sparagna, fondatore e direttore della rivista Frigidaire sulla quale mosse i primi passi il grande Andra Pazienza; c’è Guido Rubino, responsabile del sito Cyclinside.it, importante testata ‘tecnica’ sul ciclismo, Massimo Gerardo Carrese, il fantasiologo, Pasquale di Costanzo, medico, giornalista pubblicista e ideatore della Cycling Magna Grecia… infine due nostri conterranei, Alfonso Artone, scrittore, e Vincenzo Scognamiglio, docente in storia e filosofia ed editorialista.

Spero di non averne dimenticato nessuno!

Oltre a tutta questa ‘grazia’, abbiamo le partnership con, appunto, Visioni Corte Film Festival, Napoli Bike Festival e Biblioteca della Bicicletta Lucos Cozza, cui da pochi giorni si è aggiunta quella con il #FLA – Festival delle Letterature di Pescara e ‘Borracce di poesia’ di Alessandro Ricci; siamo anche in contatto con Cyclopride Italia per una collaborazione molto interessante che si sta sviluppando… e anche qui spero di aver ricordato tutto, ma nutro dei dubbi in merito!

Di sicuro, pochi giorni fa, abbiamo presentato ufficialmente il Premio nel Museo dell’Antica Minturnae, grazie al patrocinio della Soprintendenza ai beni archeologici del Lazio e all’associazione culturale Lestrigonia: ecco, altre colaborazioni illustri, per una location davvero suggestiva.

Progetti futuri?

Per il futuro prossimo, siamo e saremo impegnatissimi con Il Bicicletterairo e tutto ciò che allestiremo per la festa di premiazione: una due-giorni dedicata alla bicicletta, tra letteratura, fotografia, arte varia, artigianato, musica, teatro… e, a proposito: sta per partire ‘Scattofisso’, II edizione, il premio internazionale di fotografia, patrocinato da FIOF – Fondo Internazionale per la Fotografia, a tema ‘bici e letteratura’, ovviamente…

Le premiazioni le faremo insieme, per Il Bicicletterario e Scattofisso: il 2 e 3 giugno, e l’evento, come da tradizione, ormai, si chiamerà BICICLETTERARIO IN FESTA.

Avremo sempre le nostre pedalatre mensili, e stiamo per proporre all’amministrazione comunale un progetto per l’educazione stradale dei più giovani. E poi… tantissime cose per la testa: speriamo di trovare il tempo ed i mezzi per realizzarle: il Cos.S.Mo.S. è un’organizzazione di volontariato, e finora mai ha percepito soldi pubblici. In realtà neanch eli abbiamo mai chiesti. Se no, che volontrari saremmo? A volte, però, un aiuto farebbe comodo. Sì, è un appello! Scherzo, però…

Per il futuro degli altri, speriamo che in questi mesi che ci separano dalla scadenza del bando (20 gennaio 2017), scrivano tanti bei versi e belle storie di biciclette da inviarci. Partecipare è bello – ce lo dicono in moltissimi – e non costa davvero nulla: si corre anche il rischio di vincere!

Per il futuro di tutti, il progetto è costruire un mondo più umano. Ci riusciremo? Da soli no, certo. Ma con l’aiuto di molti, qualcosa potremmo cambiare…