La giostra delle convenienze e delle ipocrisie

  • Venghino, s-signole e s-signoli. Altro giro, altra co-orsa con la giostra “Italia, emergenza perenne”. Vedlete un’apocalisse angosciante, paltecipelete con il vostlo dolole, la rabbia, la plotesta o la gioia. Vi commuovere-ete! Vi sdegnerete! Chi soffre e… chi ride, sotto baffi. Un cane ai piedi della bara del padrone. Protagonisti che vivono da comparse e figuranti che assurgono a protagonisti. A-altlo giro, a-altla corsa! Lo spettacolo co-ontinua.
  • Eventi?
  • Ta-anti! Terremo-oti, eruzioni vulcaa-aniche, alluvio-oni, fra-ane, scontri di tre-eni, attenta-ati, tazzi-ine di caffè avvelena-ate, aerei sabotati, scrittori assassina-ati, banchieri impicca-ati, sindacalisti ucci-isi, magistrati esplo-osi, stragi di Stato. Misteri dello… stivale!
  • Si trovano i colpevoli?
  • Si cercano, eh! Le pare poco? Se poi non si trovano… viva la creatività italiana!
  • Emozioni anche per i bambini?
  • Anche per i feti ed i morti che camminano.
  • Come si chiamava l’ultimo giro?
  • Scontro tra due treni. In Puglia, tra Andria e Corato.
  • E… il prossimo viaggio?
  • Terremoto nell’Appennino centrale. Ad Amatri-ice, Accumo-oli, Pescaa-ara del Tlonto.
  • Danni?
  • Cumuli di macerie. Gente che rovista e persone che giocano a rimpiattino sotto le macerie.
  • Bilancio?
  • Feri-iti! Ma guariscono, sa! Salme. Po-oche, in verità. Appena trecento. Donne. Uomini. Gay. Straccioni. Nababbi. Bambini trascurati. Bimbi viziati. Vecchi curati. Nonni abbandonati. Che vuole? La livella di Totò! Ma… molti risorgeranno nell’altra vita. Nessun conteggio per cani, gatti, cardellini.
  • Povera gente!
  • Ci dispiace. Moltissimo. Meno male che il PIL sale! Lo staff comunicherà il nostro cordoglio alle famiglie delle vittime. Sincerissimo! Sapesse! (Girandosi di spalle, fa un gesto della mano che indica il contrario.)
  • Pervenute richieste ai potenti?
  • Di “non essere abbandonati.” Vedrà che non saranno abbandonati. Mica nel passato sono stati dimenticati. Per lo meno, subito dopo i cataclismi.
  • Ed il presidente di turno?
  • “Nessuno rimarrà solo. Nessuno verrà abbandonato.” Che bella litania! Bella come il “Padre nostro.” Le pare?
  • Proteste?
  • Nessuna! Qualcuno strillerà a vanvera. I giornali ed i telegiornali giustamente non ne parleranno, perché non è una notizia.
  • Tutte le costruzioni crolleranno?
  • Solo roba fatisce-ente e… gli edifici pubblici antisismici ristrutturati recentemente. Con tutta la buona volontà, i costruttori e gli amministratori non riescono proprio a capire come mai sia successo. Stanno con la coscienza tranquilla, perciò! Sogni d’oro, è il caso di dire!
  • Quanto costa il biglietto?
  • Ingresso libero. Economia del dono! Solo un piccolo contributo. Di solidarietà. Per avviale la ricostruzione. L’offerta sarà restituita in caso di mancata ricostruzione. Con gli interessi.
  • Come nel Belice, in Campania, in Emilia, all’Aquila?
  • La ricostruzione ci sarà. È poco, ma sicuro. Solo… i tempi dovranno slittare, ma… di un solo anno… luce. Inoltre, “si terranno lontano i ladri ed i mafiosi dalla ricostruzione.” Di micron.
  • Vuol dire che sarà messo in sicurezza il territorio dal rischio sismico ed idrogeologico?
  • Fino alla prossima calamità! Purtroppo queste disgrazie piovono così frequentemente! Comunque, si raggiungerà la sicurezza tra breve, dopo aver finito il Ponte di Messina, la TAV, la Orte-Mestre ed altre megastrutture da ideare.
  • Come si procederà?
  • Sarà aumentato il numero dei dipartimenti di geologia. Per il momento, però, occorre razionalizzare. Poi si vedrà. Ma siamo ben equipaggiati. Pensi a Messina nel 1905. Passi da giganti, in appena un secolo. Poi, si farà un “piano casa”! Ora, su questo, mi prende alla sprovvista. Ma si farà, come tanti fatti seguiti immediatamente agli autorevoli annunci.
  • Mi consenta, ma i megaprogetti sono veramente inutili!
  • Lo vada a dire agli imprenditori ed ai costruttori di ponti ed autostrade. Hanno famiglia, sa-a! E sono abituati ad un certo tenore di vi-ita. Non possono mica cadere in depressio-one. E poi danno lavo-olo! Tanto!
  • Servizi televisivi?
  • Lunga ma-aratona televisiva. Il palinsesto? Sforbicia-ato di ciò che non serve, ma serviva e servirà. E grande audience!
  • Chi pagherà la ricostruzione?
  • A rastrellare, provvederanno, giornali, televisioni, banche, confindustlia, partiti politici, petlolieli, multinazionali, lestofanti. Tutti affratellati. Fratelli coltelli, ma dal cuore umano!
  • Ma il denaro arriverà a destinazione?
  • Qualcosa, forse. Quasi l’intero ammontare, si perderà per stra-ada. Qualcuno lo troverà. Piccolo incidente di percorso, da mettere nel cooonto… corrente.
  • Seppelliti i morti, la tragedia verrà dimenticata?senza-titolo
  • Non si preoccu-upi, s-signole. Finito il giro, altra corsa, altri disa-astri alle porte. 
  • La condotta dei politici?
  • Bellissima passere-ella! Eleganti! Quasi a festa, cioè… a lutto. Con mo-ogli piangenti e mariti al guinzaglio, …per l’occasione. Belle facce di circosta-anza. Fotografi di fidu-ucia. Scene madri! Tutte trasmesse. Molte volte al giorno. Fino alla nausea, voglio dire, all’orgasmo. Anche dei bambini.
  • Preoccupati, i loro volti?
  • Me-esti. Tri-isti. Malinconici. Infelici. Scontenti. Sconsolati. Scoraggiati. Preoccupati. Che dire?! Angoscia-ati. Per sobrietà istituzionale non piangeranno. Poverini! Altrimenti… cascate!
  • A molti suscitano repulsione!
  • Che di-ice?! Come sono cari-ini. Accarezzelanno vigili del fuo-oco, carabinie-eri, polizio-otti.
  • Molti delle forze dell’ordine, li prenderebbero a pedate! Però!
  • Ingrati! Sa? Partecipano perché è chic! Poi, si rifaranno con straordina-ari. Ripo-osi. Comparsa-ate a “Porta a porta.” Applausi.
  • Volontari?
  • Ta-anti! Scaveranno tra le macerie con le mani. Si sporcheranno. Verranno elogiati. Solo durante le riprese televisive, però. Per fare economia!
  • I nominati, tuttavia, non si sporcano le mani!
  • Se le spo-orcano, eccome!” Sapesse! Lei non legge i giornali!? Quanti rinviati a giudizio! Mica, però, prendono tangenti per i partiti o per sé. Con discrezione, passano il denaro, a loro insaputa, ai disabili, pensionati, poveri, disoccupati…ai terremotati.
  • Sono sereni in situazioni così drammatiche?
  • Non riescono a dormi-ire! Rinunciano ai festi-ini. Tralasciano affarucci. Invocano le multinaziona-ali di pazientare. Non partecipano nemmeno ai summit, per bombardare. Danno la delega… in bianco. Che fiducia sconfinata tra i potenti!!
  • Lo Stato parteciperà alla ricostruzione?
  • Eccome! Prometterà soldi a pala-ate.
  • Arriveranno, poi, i soldi per la ricostruzione?
  • È un dettaglio. L’importante è stanziarli. Poi si vedrà!
  • Altre imposte?
  • Accise sul carburante. Una in più una in meno. Paghiamo ancora le accise per la conquista della Somalia! Pazienza! Il Paradiso sarà dei Giobbe.
  • Che iniziative il Paese metterà in moto per l’occasione funesta?
  • Lutto naziona-ale, funerali di Stato, bandiere a mezz’a-asta. Per un minuto, si fermeranno i calciatori. Che solidarietà!
  • E la pubblicità?
  • Avanti a tutto ga-as. Altrimenti il siste.ema si inceppa. …E la ricostruzione non potrebbe partire!
  • Saranno individuati i colpevoli?
  • La verità? (Si guarda intorno, circospetto!) Passeranno gli anni, e tutto finirà a tarallucci con olio extravergine e vi-ino d.o.c.! Viva la convivialità! Eh! In gattabuia finirà qualche Valpreda, reso mostro, poi scarcerato, perché innocente. Però… che fama!
  • Per colpa di norme confuse e sanzioni irrisorie!
  • Che fortuna! Grande abbondanza di norme! Sì, un pochino ingarbugliate, farraginose ma efficaci! Persino scritte su misu-ura degli imputati potenti. Come gli abiti fatti dal sarto!
  • In alcuni edifici pubblici, restaurati recentemente, più sabbia che cemento!
  • Sa-a? la sabbia assomiglia al cemento, e periti daltonici si confondono. Cemento, in verità, a quintali! Eccome! Ed anche i ferri! Forse un po’ arrugginiti. Però, con una mano di antiruggine…
  • Per quanto tempo funzionerà ancora questa piattaforma emergenziale?
  • Non morirà mai. Dà lavoro a tanta gente. Il PIL ne beneficia.
  • Ma la vita? Il benessere? Il rispetto dell’identità territoriale?
  • Carabattole!!! Ma vada a farsi maledire. Cialtrone, si tolga davanti ai corbezzoli! Biglietti! Biglietti, signo-ole! Biglietti, signo-oli!

Fonteit.wikipedia.org
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Percorso scolastico. Scuola media. Liceo classico. Laurea in storia e filosofia. I primi anni furono difficili perché la mia lingua madre era il dialetto. Poi, pian piano imparai ad avere dimestichezza con l’italiano. Che ho insegnato per quarant’anni. Con passione. Facendo comprendere ai mieli alunni l’importanza del conoscere bene la propria lingua. “Per capire e difendersi”, come diceva don Milani. Attività sociali. Frequenza sociale attiva nella parrocchia. Servizio civile in una bibliotechina di quartiere, in un ospedale psichiatrico, in Germania ed in Africa, nel Burundi, per costruire una scuola. Professione. Ora in pensione, per anni docente di lettere in una scuola media. Tra le mille iniziative mi vengono in mente: Le attività teatrali. L’insegnamento della dizione. La realizzazione di giardini nell’ambito della scuola. Murales tendine dipinte e piante ornamentali in classe. L’applicazione di targhette esplicative a tutti gli alberi dei giardini pubblici della stazione di Barletta. Escursioni nel territorio, un giorno alla settimana. Produzione di compostaggio, con rifiuti organici portati dagli alunni. Uso massivo delle mappe concettuali. Valutazione dei docenti della classe da parte di alunni e genitori. Denuncia alla procura della repubblica per due presidi, inclini ad una gestione privatistica della scuola. Passioni: fotografia, pesca subacquea, nuotate chilometriche, trekking, zappettare, cogliere fichi e distribuirli agli amici, tinteggiare, armeggiare con la cazzuola, giocherellare con i cavi elettrici, coltivare le amicizie, dilettarmi con la penna, partecipare alle iniziative del Movimento 5 stelle. Coniugato. Mia moglie, Angela, mi attribuisce mille difetti. Forse ha ragione. Aspiro ad una vita sinceramente più etica.

2 COMMENTI

  1. Bellissimo articolo satirico che induce a riflettere chiunque.
    Aggiungo solo che nella realtà del fare, tra la teoria e la pratica emergono tutti i limiti dell’uomo. Mi spiego: i limiti stanno nella sua interpretazione legislativa (quindi esse non sono volutamente confuse come si crede). I limiti stanno nel rapporto delle comunità con l’urbanistica (spesso il colpevole nell’edilizia è il popolo al contrario di quanto si pensi). I limiti stanno nella idealizzazione del bene comune e di come questo sia attuabile, quando invece emerge che la vita di ciascuno è piena di errori e omissioni, ma poi si ha il coraggio di mandare in galera colui che ha avuto il coraggio di prendersi le responsabilità.
    La vita è più difficile di quanto possiamo immaginare, solo il perdono reciproco e una vita basata sull’umiltà possono ridurre il dilagante egoismo e l’estrema competizione neoliberista che portano poi ai mali criticati nell’articolo.

  2. Se non fosse drammaticamente vero, sembrerebbe un racconto di grande fantasia.Fino a quando i nostri Amministratori decideranno con la cultura padronale: elaborano progetti non in base alle necessità dell’uomo, ma a quelli delle loro tasche; nulla cambierà.La maggior parte del popolo è assuefatta , anzi esige che continua ad esserci un padrone a cui affidare la propria vita, e pur lamentandosi in ogni occasione, non si rende conto che alimenta la forza dei rappresentati dell’illegalità.

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