Chi trova un amico…

Celebrata il 30 luglio, la Giornata Internazionale dell’Amicizia ricorda un sentimento che, seppur universalmente riconosciuto, si presenta eterogeneo nelle sue declinazioni in varie zone del Mondo. Onde evitare spiacevoli incomprensioni nell’approccio vacanziero a nuove conoscenze, vi elenchiamo un prontuario di espressioni linguistiche ed idiomatiche.

Pferde stehlen (tedesco): letteralmente “Rubare cavalli”, vale a dire affidarsi al cavallo che, in antichità, era considerato il più affidabile e sicuro mezzo di trasporto.

Être copains comme cochons (francese): “Essere amici come i maiali”, anche se, a dire il vero, in questa espressione c’è un equivoco di fondo legato al termine “cochon” la cui etimologia deriverebbe dal francese antico “soçon” e, quindi, dal latino “socius”, cioè ”compagno”.

Two peas in a pod (inglese): “Due piselli in un baccello”, in pratica le due gocce d’acqua italiane, l’affinità fisica ed emotiva di chi, come i piselli, è identico nella forma e nel contenuto.

To get on like an house on fire (inglese): “Andare d’accordo come una casa in fiamme”, metafora già presente nella biografia di Federico II di Prussia scritta da Thomas Carlyle nel 1741, dal significato forte ed ardente come case di legno che bruciano insieme.

Amigo/amiga velho(a) de guerra (portoghese): “Vecchio amico della guerra”, amicizia di vecchia data, fin dai tempi della guerra, appunto.

Ser uña y carne (spagnolo): “Essere unghia e carne”, molto usata in Messico per esprimere connessione stretta fra carne ed unghia, i classici “amici per la pelle”.

Bir kahvenin kirk yil hatiri vardir (turco): “Un caffè ha 40 anni di memoria”, perché un’amicizia iniziata con un caffè è destinata a durare per sempre.

N.B.

Ci sono modi di dire che possono risultare carini ed affettuosi se rivolti ai propri amici, ma magari offensivi verso un semplice conoscente. Perciò, prima che siate irriguardosi, accertatevi che quell’amicizia trovata valga davvero un tesoro…


FontePhoto by Dim Hou on Unsplash
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Iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Puglia, ho iniziato a raccontare avventure che abbattono le barriere della disabilità, muri che ci allontanano gli uni dagli altri, impedendoci di migrare verso un sogno profumato di accoglienza e umanità. Da Occidente ad Oriente, da Orban a Trump, prosa e poesia si uniscono in un messaggio di pace e, soprattutto, d'amore, quello che mi lega ai miei "25 lettori", alla mia famiglia, alla voglia di sentirmi libero pensatore in un mondo che non abbiamo scelto ma che tutti abbiamo il dovere di migliorare.