Un’opera itinerante dell’artista britannico Luke Jerram

Gaia è un’opera itinerante dell’artista britannico Luke Jerram, realizzata in collaborazione con il Consiglio di Ricerca per l’Ambiente Naturale (NERC), Bludot e l’Associazione Britannica per la Scienza e i Centri di Ricerca. L’installazione sarà visitabile, a Barletta, dal 20 marzo al 16 aprile, negli spazi dei sotterranei del Castello nell’ambito del progetto “Opera Omnia”, promosso dalla Videodrome s.r.l., una nuova esperienza targata Francesco Maria Asselta e Riccardo Carbutti.

Nella mitologia greca, Gaia è la personificazione della Terra. L’opera è 1,8 milioni di volte più piccola della Terra reale, ogni centimetro della scultura, illuminata internamente, corrisponde a 18 km della superficie terrestre. Con un diametro di sette metri, riprende un’immagine dettagliata della NASA e dà l’opportunità di vedere il nostro pianeta in questa scala fluttuando in tre

dimensioni. L’installazione crea il senso dell’Effetto Panorama che fu descritto per la prima volta dall’autore Frank White nel 1987.

Tratti comuni all’esperienza degli astronauti sono un senso di stupore per il pianeta, una comprensione profonda dell’interconnessione di tutta la vita ed un rinnovato senso di responsabilità verso la cura dell’ambiente. Una colonna sonora realizzata appositamente dal compositore Dan Jones, vincitore del premio BAFTA, è suonata in collegamento alla scultura.

Contatti

Riccardo Carbutti: ri.carbutti@gmail.com ; +39 3347243860

facebook.com/operaomniabarletta


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Iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Puglia, ho iniziato a raccontare avventure che abbattono le barriere della disabilità, muri che ci allontanano gli uni dagli altri, impedendoci di migrare verso un sogno profumato di accoglienza e umanità. Da Occidente ad Oriente, da Orban a Trump, prosa e poesia si uniscono in un messaggio di pace e, soprattutto, d'amore, quello che mi lega ai miei "25 lettori", alla mia famiglia, alla voglia di sentirmi libero pensatore in un mondo che non abbiamo scelto ma che tutti abbiamo il dovere di migliorare.