Odysseo era appena nato, e lui è stato uno dei primi ad essere intervistato. Oggi ritorna in prima pagina: con appesa al collo la medaglia di campione italiano assoluto indoor sulla 5km di marcia.

Nel panorama sportivo andriese, è il miglior talento emergente. Dal canto suo, lui non perde occasione per migliorarsi, sbriciolare record precedenti, conquistare medaglie, sino a ottenere la fama di campione italiano di marcia assoluto indoor. Ovvio, stiamo parlando di Francesco Fortunato, per gli amici “Effe” (nomignolo che nasce dalla doppia “F” presente nel nome e cognome, ndr). Ebbene sì, Francesco stupisce ancora, aggiudicandosi il titolo di campione italiano assoluto indoor di marcia al palaindoor di Ancona, ove ha avuto luogo, nel week-end di sabato e domenica 5-6 marzo, l’edizione numero 47 della massima rassegna nazionale al coperto. Effe ha vinto la gara dei 5 km con un tempone che gli è valso il terzo tempo di sempre per un Under 23. L’atleta andriese ha frantumato il suo record personale, migliorandosi di oltre un minuto e segnando al traguardo il tempo di 19’12’’00. Effe continua a dimostrare tutto il suo valore, non solo per quanto riguarda il gesto atletico in sé, ma anche in tema di valori sportivi, in quanto non perde occasione per condannare il doping ed esaltare il valore principe di chi fa sport: lo spirito di sacrificio. Lo stesso che gli sta donando grandi risultati.

Ciao Effe, subito le tue prime impressioni su questa impresa.

Ciao a tutti. Bè, ancora non mi sembra del tutto vero. La felicità è tanta per questo mio primo titolo italiano assoluto in carriera. Non nascondo che all’inizio la tensione aveva avuto il sopravvento su di me, ma mi son detto che se non fossi riuscito a convertirla in energia positiva non avrei avuto mai tra le mie mani quel titolo. Ragion per cui, dopo lo sparo mi sono sciolto e nei miei occhi e pensieri c’era solo l’immagine di tagliare il traguardo per primo.

Possiamo dire che questo risultato fosse nell’aria?

Gli allenamenti hanno dato i loro frutti. Sapevo di essere in gran forma, per questo motivo l’attesa di questa gara era diventata un calvario. Dopo la partenza sono entrato in un microcosmo, era una lotta soprattutto con me stesso, mi sono sciolto dal primo minuto, le gambe andavano, mi sembrava di volare, per questo motivo sono riuscito a dare il massimo dal primo all’ultimo metro. Mi sento di dire che è stata una gara di testa dal primo all’ultimo centesimo di secondo. Il tempo finale mi rende orgogliosamente soddisfatto, in quanto la terza prestazione all time era nel mirino.

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Quanto è stato duro arrivare a conseguire un risultato simile?

Raggiungere questo risultato non è stato più faticoso di quando ho portato a casa risultati meno gloriosi. Che sia il campionato italiano o una stracittadina, io do sempre tutto me stesso in gara. Ecco il mio punto di forza: la costanza nei miei allenamenti che avviene giorno dopo giorno. Poi la gara perfetta è condizionata da mille fattori, ma, alla base di tutto, se hai degli obbiettivi, non puoi prescindere dal sacrificio negli allenamenti.

Se dovessi scegliere delle istantanee per la tua gara quali ci descriveresti?

La 5km indoor è una gara di velocità per noi marciatori, per cui non ho avuto molto tempo per focalizzare ciò che mi stesse accadendo. Ricordo solo che allo sparo sono partito spedito, ripetendomi ininterrottamente che dovevo raggiugere la meta per primo, il resto non contava. Ero concentrato e non mi curavo di ciò che accadeva all’esterno. Ascoltavo solo la voce del mio allenatore, che voglio di cuore ringraziare, che mi gridava i tempi di ogni giro, spronandomi a dare tutto, centimetro dopo centimetro. Chiaramente anche il tifo non mancava: si sa come siamo passionali noi meridionali. I fans sono stati anche un fattore da non trascurare, perciò ringrazio anche la mia famiglia che mi sostiene quotidianamente come anche i miei amici.

Qual è stato il primo pensiero al traguardo? E dopo aver metabolizzato l’impresa?

Superare il traguardo per primo è senza dubbio il momento più emozionante in quanto poni fine alle fatiche e ti godi la soddisfazione del tuo risultato. Non è facile metabolizzare questo successo, ma devo farlo, devo rimanere coi piedi per terra, quelli devono volare solo in gara. Tuttavia ricevere nel lungo post-gara un’immensità di complimenti e notare che la gente gioisce per te, ti dà un’energia unica, oltre che farti piacere. Ovviamente, appena terminata la festa ho ripreso gli allenamenti in vista delle prossime tappe importanti: la più vicina è il campionato italiano di marcia di 20 km il 20 marzo.

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Le Olimpiadi di Rio de Janeiro sono più vicine?

La stagione è ancora lunga e ce ne vuole prima di emanare sentenze definitive. Ho ancora tanti appuntamenti fondamentali a cui dovrò farmi trovare pronto. Il primo obbiettivo è prendere parte alla coppa del mondo a Roma a maggio!

Grazie, Francesco, amiamo la tua disponibilità e umiltà: buona fortuna e … a tutta birra!

Grazie a voi per l’attenzione e il tifo continuo.