Una società che “non rispetta i nonni non ha futuro perché “ha perso la memoria”: queste le parole con cui Papa Francesco, domenica scorsa, ha voluto sottolineare il valore della festa dei nonni. Sempre il Pontefice ha ammonito: “Noi viviamo in un tempo nel quale gli anziani non contano. È brutto dirlo, ma si scartano. Perché danno fastidio”. Eppure “gli anziani sono quelli che ci portano la storia, che ci portano la dottrina, che ci portano la fede e ce la danno in eredità. Sono quelli che, come il buon vino invecchiato, hanno questa forza dentro per darci un’eredità nobile”.
In occasione dell’incontro con 40mila nonni, in piazza San Pietro, Francesco ha aiutato a sedersi “il primo nonno tra i nonni”, cioè il papa emerito Benedetto XVI, e ha poi ufficialmente aperto la Festa dei nonni, promossa dal Pontificio Consiglio per la Famiglia, durante la quale si sono esibiti cantanti come Andrea Bocelli, Massimo Ranieri, Claudio Baglioni.
Ma è stato proprio papa Francesco il protagonista. Il pontefice, infatti, con la sua consueta schiettezza poco amante del bon ton diplomatico, ha ribadito che “la violenza sugli anziani è disumana, come quella sui bambini”. L’abbandono degli anziani è “eutanasia nascosta, un effetto della cultura dello scarto che fa molto male a questo mondo. Si scartano i bambini, si scartano i giovani”, e “si scartano gli anziani”, mentre i nonni sono “come alberi vivi, che anche nella vecchiaia non smettono di portare frutto”. Il Papa ha, infatti, sottolineato che “gli anziani, i nonni, hanno una capacità per capire le situazioni più difficili, una grande capacità e, quando pregano per queste situazioni, la loro preghiera è forte”.
Perciò: “Beate quelle famiglie che hanno i nonni vicini. Il nonno è padre due volte e la nonna è madre due volte”.
Quindi, rivolto a papa Ratzinger, ha aggiunto:“Ringrazio della presenza del Papa emerito Benedetto XVI, ho detto tante volte che mi piaceva tanto che lui abitasse qui in Vaticano perché era come avere il nonno saggio a casa”.
E, per finire, vi ricordate la “carezza del papa”, nel “discorso alla Luna” di Giovanni XXIII?
Bene, ecco il tema riproposto in versione papa Francesco: “Una delle cose più belle della nostra vita di famiglia è carezzare un bambino e lasciarsi carezzare da un nonno e da una nonna”.