Come si diventa coltivatore di lumache? A proposito di elicicoltura…
Elicicoltura: alzi la mano chi conosce la parola. Deriva dal greco e significa, alla lettera, “coltura/allevamento di lumache”.
Ci rendiamo conto che può sembrare una strana attività, ma, in tempi in cui è davvero difficile trovare lavoro, nessuna possibile idea imprenditoriale va scarta a priori, anche la più bizzarra, almeno in apparenza. Non fosse altro perché “insolito” può essere sinonimo di “esclusivo”, cioè capace di monopolizzare una vera e propria nicchia di mercato.
Dunque, parliamo di elicicoltura ovvero dell’allevamento di lumache, “escargot”, se vi piace il francese, destinate a finire nei piatti delle nostre tavole, ma non solo…
Ovviamente, si tratta di un’attività imprenditoriale da prendere in considerazione solo se siete amanti della natura e vi piace l’idea di mettere su un allevamento.
Secondo, se le tenere lumachine vi fanno ribrezzo, forse è il caso di passare ad un’altra idea.
Terzo, sappiate che se decidete di avventurarvi in questo campo, non sarete i primi: c’è già una considerevole concorrenza, l’elicicoltura in Italia è praticata sin dai primi anni ’70 del secolo scorso.
Per non scoraggiarvi, eccovi subito una buona notizia: da un po’ di anni a questa parte, la domanda sul mercato e, di conseguenza, il consumo di lumache sono cresciuti in maniera davvero significativa. Dunque, c’è spazio…
Tra l’altro, la domanda è cresciuta grazie anche alla scoperta e valorizzazione dei possibili impieghi della “bava di lumaca” nel settore della cosmesi.
In sintesi, la bava di lumaca ha incredibili proprietà reidratanti, cicatrizzanti, lenitive, nutritive e rigenerative del derma; ha proprietà antirughe, antismagliature, nonché efficaci contro i segni dell’acne. In un contesto culturale in cui la cura dell’immagine è tutto, non vi sarà difficile intuire quanto l’insieme di queste proprietà renda la bava di lumaca fortemente richiesta per la preparazione di cosmetici di ogni genere.
Se incominciate a pensarci davvero, tenete però bene a mente che per allevare delle lumache è necessario creare un ambiente sano e rispettoso di precisi fattori biologici e ecologici: la natura richiede rispetto, ma difficilmente delude.
Un’ultima annotazione: in nessun caso ci si improvvisa imprenditori, ma nel campo dell’elicicoltura bisogna dotarsi di una formazione specifica, tenendo conto anche che la lumaca è lenta in tutto, anche nel suo ciclo biologico. Partire è facile, ma occorreranno almeno due anni di investimento prima di arrivare alla commercializzazione del prodotto, una difficoltà da non sottovalutare.