I numeri non sono e non dicono tutto…
Dal dirigente scolastico Michelangelo Filannino riceviamo e pubblichiamo:
Si parla molto in questi giorni dei dati 2017 forniti dalla Fondazione Agnelli sul sito Eduscopio (https://eduscopio.it).
Il dato di sintesi è il cosiddetto indice FGA (Fondazione Giovanni Agnelli), del valore da 1 a 100, che può servire (e in effetti serve) a orientare la scelta delle scuole superiori da parte di genitori e alunni.
Abbiamo letto in questi giorni diversi articoli che sbandierano l’FGA in titoli come “Abbiamo l’FGA migliore della Provincia! Siamo i migliori nel raggio di 30 km!” e così via.
Il mio intervento intende suggerire una chiave di lettura diversa da quella più diffusa, secondo cui più alto è l’FGA, migliore è la scuola, sic et simpliciter.
Per fare questo, vediamo prima di tutto come scaturisce l’FGA:
Media dei voti conseguiti agli esami universitari, ponderata per i crediti formativi di ciascun esame per tenere conto dei diversi carichi di lavoro ad essi associati;
Crediti formativi universitari ottenuti, in percentuale sul totale previsto.
Se considerati congiuntamente, i due indicatori sono in grado di dirci non solo quanti esami hanno superato gli studenti una scuola (velocità negli studi) ma anche come li hanno superati (profitto degli studi).
In sintesi, si guarda alla media dei voti, ovvero al rendimento universitario degli studenti di una singola scuola, alla ricerca delle eccellenze singole.
La mia opinione è che, soprattutto in una scuola statale, bisogna guardare con maggiore attenzione altri dati forniti da Eduscopio, ovvero
- Il numero medio di diplomati;
- La percentuale di studenti che non si iscrivono all’Università dopo il Liceo:
- La percentuale di studenti che abbandonano l’Università dopo il I anno.
Osserviamo la seguente tabella relativa ai Licei scientifici:
N° medio
diplomati |
Non iscritti
all’Università % |
Non superano il I anno
di Università % |
|
Puglia | 13 | 10 | |
Liceo “Cafiero” Barletta | 140 | 11 | 10 |
Liceo “Cannizzaro” Palermo | 279 | 8 | 8 |
Liceo “Fermi” Bari | 299 | 7 | 8 |
Liceo “Fermi” Bologna | 225 | 6 | 4 |
Liceo “Fermi” Canosa | 133 | 19 | 11 |
Liceo “Frisi” Monza | 176 | 4 | 5 |
Liceo “Marconi” Foggia | 233 | 12 | 15 |
Liceo “Nuzzi” Andria | 165 | 8 | 8 |
Liceo “Salvemini” Bari | 190 | 11 | 11 |
Liceo “Scacchi” Bari | 253 | 7 | 8 |
Liceo “Tedone “ Ruvo | 189 | 10 | 8 |
Liceo “Volta” Foggia | 199 | 6 | 8 |
La tabella ci invita a considerare prima di tutto la mole di lavoro di ciascun Istituto: accompagnare al diploma 300(trecento) studenti è certamente cosa ben diversa dal guidarne 40 (quaranta) a livelli di eccellenza.
Se poi riflettiamo sulle percentuali di non iscritti all’Università, potremo apprezzare il valore sociale del lavoro svolto dai singoli Istituti.
La percentuale di studenti che non superano il 1° anno di Università decreta poi l’efficacia del lavoro svolto nel corso del quinquennio.
Sullo sfondo, merita attenzione il fatto che, comunque, l’indice FGA è in decremento pressoché ovunque. Inoltre,va sottolineato che il voto agli Esami di Stato è notoriamente più alto nelle Regioni meridionali: Puglia, Campania e Sicilia con il numero più alto di alunni con 100 e lode. È un dato di fatto che questa eccellenza nei voti di maturità non trova riscontro nei voti e nei crediti universitari.
Il Dirigente Scolastico del Liceo Scientifico “R. Nuzzi” – Andria
Prof. Michelangelo FILANNINO
Siamo ancora nei 50 anni dalla morte di don Milani: non è lui che ci ha insegnato che non c’è nulla di più iniquo di far parti uguali tra diseguali?