«Qualsiasi cosa tu faccia potrebbe non fare alcuna differenza, ma è molto importante che tu la faccia»
(Mahatma Gandhi)

Dovete fare di tutto per diventare la versione migliore di voi stessi, per realizzare il vostro potenziale, dovete smettere di pensare che la vita sia facile, che qualcuno vi salvi; non serve a nulla che qualcuno vi menta, perché non tutto va sempre bene, ma voi potete essere forti e potete cominciare ad affrontare le sfide con coraggio per avere una vita incredibile. Ricordatevelo: se vi ci mettete con impegno, raggiungerete qualsiasi risultato e se continuerete a guardarvi indietro, non vedrete mai ciò che avete davanti.

È che per combattere un male, dovete sforzarvi di conoscerlo il più possibile, non vi potete arrendere: se continuerete a scappare, diventerà un’abitudine, ma un giorno dovrete affrontare la realtà e a volte dovrete mollare per andare avanti, rinunciare a qualcosa per raggiungere un sogno. Le decisioni che prendete hanno conseguenze, danno forma a ciò che siete e a ciò che diventerete: decidete come è meglio per voi, ma credendoci al punto da non dover mai mentire. Vivete con audacia, mettetecela tutta, non vi accontentate, allargate i vostri orizzonti perché si vive una volta sola. Sfruttate la vita al massimo, senza risparmio.

E, in ultimo, concedetemi di chiedervi, per una volta, di fare come me. Leggete, osservate, guardate, ascoltate… il tutto mentre sbagliate e vi rialzate, mentre imparate a fare ciò che di più difficile c’è da fare al mondo: contare su voi stessi. Sapete perché ve lo dico? Perché tutto quello che ho scritto poc’anzi l’ho solo riassunto e riformulato dopo aver cercato e trovato un milione di spunti: fogli, pellicole, album, audio, video… tutto. Ho letto, visto, ascoltato, sentito e guardato moltissimo. Dunque vi ho riportato ciò che mi sembrava inoppugnabile. E che, prima di dire, ho fatto.

Sono troppi i predicatori… a volte vi servirà uno straccio di fatto.

Un fatto.

Ecco fatto.


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Sono una frase, un verso, più raramente una cifra, che letta al contrario mantiene inalterato il suo significato. Un palindromo. Un’acca, quella che fondamentalmente è muta, si fa i fatti suoi, ma ha questa strana caratteristica di cambiare il suono alle parole; il fatto che ci sia o meno, a volte fa la differenza e quindi bisogna imparare ad usarla. Mi presento: Myriam Acca Massarelli, laureata in scienze religiose, insegnante di religione cattolica, pugliese trapiantata da pochissimo nel più profondo nord, quello da cui anche Aosta è distante, ma verso sud. In cammino, alla ricerca, non sempre serenamente, più spesso ardentemente. Assetata, ogni tanto in sosta, osservatrice deformata, incapace di dare nulla per scontato, intollerante alle regole, da sempre esausta delle formule. Non possiedo verità, non dico bugie ed ho un’idea di fondo: nonostante tutto, sempre, può valerne la pena. Ed in quel percorso, in cui il viaggio vale un milione di volte più della meta ed in cui il traguardo non è mai un luogo, talvolta, ho imparato, conviene fidarsi ed affidarsi.