Il nuovo libro di Giancarlo Visitilli presentato ad Andria

Mercoledì 13 ottobre Giancarlo Visitilli, docente di discipline letterarie e latino presso il Liceo Scientifico di Santeramo in Colle, giornalista del Corriere della sera e scrittore, presenterà ad Andria la sua recente pubblicazione È bravo, ma potrebbe fare di più.

Il saggio, edito dalla Progedit, ha come destinatari e interlocutori privilegiati docenti, studenti, genitori, con i quali l’autore intende stabilire un dialogo e sollecitare uno scambio di idee dopo l’esperienza controversa della DAD.

Lo scritto, infatti, valorizza l’importanza della relazione educativa, incentrata sul rapporto armonico tra la sfera emotiva e il processo di apprendimento. Tale auspicabile equilibrio può realizzarsi solo in classe e in presenza attraverso lo stare insieme.

L’iniziativa si articolerà in due incontri:

alle 11.30, presso la sede del Liceo Scientifico Nuzzi. Lo scrittore dialogherà con gli studenti di quattro classi che hanno letto l’opera confrontandosi tra di loro e con la docente. Condurrà la prof.ssa Giusy Lastella, docente di discipline letterarie e latino presso il Nuzzi;

alle 18.30, presso il Chiostro del Seminario Vescovile. Il prof. Visitilli si rivolgerà a docenti, studenti, genitori, operatori del sociale e alla collettività andriese.

Dopo una breve presentazione della prof.ssa Del Giudice, presidente del Centro don Bosco, modereranno l’incontro/dibattito le prof.sse Santa Porro e Angela Di Franco.

Si tratta di un’opportunità di riflessione su temi che coinvolgono la crescita e la maturazione di bambini, bambine e adolescenti.


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Chi siamo? Gente assetata di conoscenza. La nostra sete affonda le radici nella propria terra, ma stende il proprio orizzonte oltre le Colonne d’Ercole. Perché Odysseo? Perché siamo stanchi dei luoghi comuni, di chi si piange addosso, di chi dice che tanto non succede mai niente. Come? I nostri “marinai/autori” sono viaggiatori. Navigano in internet ed esplorano il mondo. Sono navigatori d’esperienza ed esperti navigatori. Non ci parlano degli USA, della Cina, dell’Europa che hanno imparato dai libri. Ci parlano dell’Europa, della Cina, degli USA in cui vivono. Ci portano la loro esperienza e la loro professionalità. Sono espressioni d’eccellenza del nostro territorio e lo interconnettono con il mondo. A chi ci rivolgiamo? Ci interessa tutto ciò che è scoperta. Ciò che ci parla dell’uomo e della sua terra. I nostri lettori sono persone curiose, proprio come noi. Pensano positivo e agiscono come pensano. Amano la loro terra, ma non la vivono come una prigione. Amano la loro terra, ma preferiscono quella di Nessuno, che l’Ulisse di Saba insegna a solcare…

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