Candidato al Premio Strega

In questo racconto le pagine trasudano una malinconia legata a momenti belli, felici della vita, momenti in cui ti senti protetta, supportata, raccolta da mani affettuose che ti costringono stretta.

Momenti che appartengono ad un passato che nel bene e nel male ti ha forgiato e ti ha fatto diventare ciò che sei.

Tutto questo viene fuori attraverso la narrazione della vita di Katarína, i suoi ricordi e le sue emozioni partorite dai rapporti con i suoi fratelli, soprattutto con sua sorella Dora, con la sua mamma tutta divieti e raccomandazioni, con le sue amiche, con le sue conoscenze ceche sempre pronte a scherzare con spiacevoli freddure sugli slovacchi e con Eugen, suo marito.

Si comprende, così , come nella vita si esperiscono varie situazioni che ti accolgono tra i fiori per poi svanire lasciandoti addosso un lieve profumo un tempo intenso e determinante.

I legami familiari, i luoghi dell’infanzia, le amicizie strette, gli amori scoperti tutto cade in un turbinio di danze veloci e nello strappo del cambiamento, a volte, repentino, c’è tutto il dolore intenso che ti rende comunque viva e ti spinge a capire chi sei e ad intraprendere una nuova strada.

Quanti “divorzi di velluto” avvengono nella vita di ognuno? Quante separazioni volute o subite ti travolgono e tristemente ti fortificano?

Questo libro è una danza nella bellezza cangiante della vita fatta di distacchi non facili ma a volte necessari e sorprendenti come è avvenuto nel ‘93 tra la Slovacchia e la Repubblica Ceca. Separazione questa che fa da sfondo e diventa specchio di tutte le spaccature che avvengono nella vita per insegnarti che “per andare avanti bisogna, a volte, abbandonare e abbandonarsi”.


Articolo precedenteCryptocurrency Prices, Charts & Crypto Market Cap
Articolo successivoUniba nuovamente protagonista di una rilevante scoperta scientifica
Mi chiamo Monica Fornelli e scrivo sin da piccolina. Sono una docente di francese appassionata di somatopsichica; lo stare bene per me è essenziale per cui da sempre scrivo per “ricrearmi” un mondo ideale in cui tuffarmi e potermi riequilibrare abbracciando me stessa e al contempo abbracciare virtualmente chi vorrà leggermi. Ho partecipato a vari concorsi nazionali e internazionali tra cui “Il Papavero d’Oro“, “Levante” indetto dalla rivista Radar Sei, “On the air”, “Nino Palumbo”, ottenendo vari riconoscimenti e menzioni in giornali locali come “la Gazzetta del Mezzogiorno“ e “Meridiano Sud”. Alcune mie poesie sono presenti in antologie quali “Fiori Amori” e “Le stagioni” ed. Barbieri; “Parole senza peso” ed. Writers, “Nitriti al vento“ ed. La Conca, “Il Federiciano” ed. Aletti. Nel 2011 è uscita la mia prima raccolta dal titolo “I colori della vita” (ed. Albatros) presentata anche alla fiera del libro di Torino.