I LIBRI VIVENTI DEL CPIA BAT -SESTO EPISODIO

Tutto ha inizio con una scelta: sin dai primi istanti la nostra vita dipende sicuramente dai nostri genitori, ma pur sempre dal loro arbitrio. Spesso non ci rendiamo conto di quanto la minima decisione, anche quella che possiamo ritenere per noi ininfluente, possa essere al contrario determinante per il nostro futuro: un incontro, uno scambio di opinioni, il fare o non fare, il dire o non dire possono influire su ciò che ci accadrà. Non è certo semplice prendere le giuste decisioni al momento propizio e non è nemmeno inconsueto ripensare alle proprie opzioni come scorrette ed inadatte, soprattutto quando, a distanza di tempo, accadono altri avvenimenti che ci svelano determinate realtà, sconosciute e misteriose fino ad un momemento prima. Tutti abbiamo fatto questa esperienza e sappiamo bene quanto sia difficile decidere cosa è meglio, soprattutto in determinati momenti e contesti.

Quando a decidere ed a scegliere sono le donne, spesso, quasi sempre, le opzioni devono colorarsi, ispessirsi, rimarcarsi col coraggio, il coraggio tipico delle donne. Essere coraggiosi non vuol dire non aver paura, bensì usare il cuore (l’etimologia del termine, il provenzalecoratge, deriva dal latino cor, cordis, cuore), significa essere se stessi, esprimere i propri sentimenti e non dimenticarlo mai. Ognuno può commettere degli errori, ma nessuno deve essere identificato con i propri errori: non saremmo le persone che siamo senza il bagaglio di esperienze che ci ha forgiato. Spesso poi le donne sono dotate di una straordinaria forza interiore ma non ne hanno coscienza, soprattutto in certi ambienti familiari e sociali che tendono a chiuderle entro confini ben precisi da cui è praticamente impossibile evadere se non dopo aver elaborato un profondo cambiamento del proprio punto di vista, della propria autostima e cercando di costruirsi un proprio ruolo nella società. In realtà la paura è un’emozione importante: è il nostro campanello d’allarme, ci fa riflettere prima di agire d’impulso, evitandoci così di essere preda di improvvise e vacue decisioni e per conseguenza azioni per noi perniciose. Una persona coraggiosa riconosce la paura, l’accetta, non la ricaccia indietro, lascia parlare la voce del cuore e si fida della vita e delle proprie scelte.

La storia di A. è riboccante di forza d’animo e di fiducia.

 

DAVANTI A UN BIVIO – 27/10/2020

Io sono una donna di 52 anni, mamma di quattro figli. Questa è la mia storia.

A 19 anni mi sposai con un uomo di nove anni più grande. Io ero pronta a fare qualsiasi cosa e a sostenere ogni tipo di sacrificio per far funzionare bene il matrimonio. Però scoprii ben presto che l’uomo che avevo sposato non era quello che credevo e che, più passava il tempo, più si stava comportando diversamente rispetto a quando l’avevo conosciuto. Quello che avevo conosciuto prima del matrimonio era solo una “farsa”. La situazione cominciò a diventare insostenibile quando nacque la mia quarta figlia: lui iniziò a lavorare sempre meno e in modo saltuario. Io ceravo di far quadrare i conti dedicandomi, tra l’altro, al cucito, ma non era facile. Ad un certo punto lui smise del tutto di lavorare e diventò violento. È stato allora che mi sono trovata davanti ad un bivio: continuare a vivere con un uomo che non mi amava e mi trattava male o lasciarlo andare e ricominciare una nuova vita senza di lui. Io scelsi la seconda opzione e con grande forza mi separai, prendendo con me i miei quattro figli. Lui andò via, ma non accettò la mia decisione e cominciò a procurarmi dei danni e addirittura a seguirmi, finché io lo denunciai.

Oggi posso dire che sono contenta di aver fatto questa scelta, ora sono più serena. Tuttavia spesso mi sento sola nell’affrontare tutto questo, non ho avuto il supporto di cui avrei avuto bisogno. Credo che almeno lo Stato dovrebbe aiutare le donne come me, che hanno avuto il coraggio di ricominciare. Aiutarle a rimettersi in gioco, a rifarsi una vita, a trovare un lavoro stabile con cui poter mantenere la propria famiglia: è questa certamente la sfida più grande. Io con la mia forza di volontà ce la sto mettendo tutta, cercherò sempre di impegnarmi al massimo e il mio ritorno tra i banchi di scuola per ottenere il diploma ne è l’esempio!