
“Io corro per i malati di tumore”, una maglietta per sostenere la ricerca. Già donati 3.350 euro.
Cristiana, maratoneta e ultramaratoneta, anima del Club Supermarathon Italia: il cancro è la tua maratona più lunga?
Sicuramente è la mia vita ora, nel senso che vive con me tutti i giorni e io ho imparato a conviverci. Nel marzo 2020, quando ho saputo della malattia, i miei amici supermaratoneti mi hanno detto tutti: “Fa finta che sia la tua 100 km più dura” e io, che ne avevo corso già 6 di 100 km,così ho fatto; ho pensato come se fosse la 100 km più lunga della mia vita, e mi ha sicuramente aiutato ad affrontare i primi mesi più duri, quelli in cui iniziava l’incubo del Covid-19.
Il Club Supermarathon Italia ha sposato la tua proposta di sostenere lo IOR (Istituto Oncologico Romagnolo) e il presidente Paolo Gino, lo scorso 16 luglio, è venuto di persona a Rimini per consegnare un primo assegno di 3.350€: puoi dirci come verranno investiti?
L’intesa con lo IOR prevede che queste somme vengano investite nella ricerca per l’immunoterapia perché è la terapia del futuro, in quanto meno invasiva della chemio.
Purtroppo, non in tutti i reparti di oncologia esiste: io, infatti, dico che sono fortunata a vivere a Rimini perché qui sono curata con l’immunoterapia da quando ho scoperto del mio tumore. A detta degli oncologi reagisco bene alla terapia e, se per il momento sono ancora qui, forse è anche grazie a questo.
Cosa e come può fare chi volesse contribuire?
Il conto del Club Supermarathon è a disposizione per le donazioni e basta mettere nella causale: “Donazione a favore dello IOR”. L’IBAN è il seguente: IT 14 P 02008 24203 000101028558. Ho anche deciso di creare una maglia-canotta ricordo. In un primo momento, volevo chiamare l’iniziativa “Una maglietta per la vita”, ma qualcuno mi ha suggerito che potremmo immaginare anche altri gadget: ci stiamo pensando…
Un maratoneta lo sa: sacrificio, passione, determinazione, ma anche amicizia, inclusione, gioia di vivere… Cosa pensa Cristiana della morte?
La morte è non dico la mia compagna di vita, perché non farei quello che faccio se pensassi alla morte, ma di certo è una costante oramai nella mia esistenza perché so che comunque, se dovessi seguire le statistiche, il mio tumore lascia dai 9 mesi a 5 anni di vita ed è presente già da un anno e mezzo nella mia. Ho imparato ad accettare questa realtà anche se, forse, quando si avvicinerà il momento, sarà più dura. Non lo so. Per il momento, cerco di vivere appieno tutto quello che posso: del resto, tutti dobbiamo morire.
Cristiana oggi?
Risponde che sto bene, ma mi arrabbio quando le persone mi dicono: “ma come stai bene!”. Parliamone, ho tre macchie di adenocarcinoma polmonare invasivo, inoperabile, cos’altro dovrei avere per essere malata? Comunque sia, “Io corro per i malati di tumore”, cioè per me e per gli altri malati come me. Indosso la mia canotta personalizzata e ne sono orgogliosa. Di recente ho partecipato alla 12 ore di Cinisello Balsamo e alla Maratona di San Marino. Se volete correre insieme a me, prenotate la vostra maglietta con i loghi dello IOR e del Club Supermarathon e la scritta: “Vicino ai malati di tumore”, una t-shirt che il Club SuperMarathon mette a disposizione di chiunque voglia sostenere questa causa. Info: segretaria@clubsupermarathon.it.