La seconda mostra, dopo “Synesthesie della Materia”, che Duomo40 propone a Palazzo Santacroce di Barletta, dal 2 dicembre al 5 gennaio, è una personale dell’artista Dario Agrimi. A descriverci “Creatio ex Nihilo” è la direttrice e curatrice, Rosa Anna Delvecchio.

Ciao, Rosa Anna. Perché dovremmo visitare la mostra d’arte contemporanea “Creatio ex Nihilo”?

Creatio ex Nihilo vuole essere un viaggio inatteso nel mondo irriverente, pungente, scomodo ma sempre autentico dell’artista verso il suo osservatore. Per Agrimi il potere creativo e maieutico dell’arte non ha limiti, può tutto nel momento stesso in cui idea e visione prendono vita nella sua mente. L’opera nasce incondizionatamente dal Nulla come nella Creazione Divina. Le percezioni che scaturiscono dalle opere di Dario Agrimi difficilmente lasciano lo spettatore impassibile. Grandi dipinti su tavole, tele, sculture iperrealistiche realizzate in resina e silicone, animali in tassidermia, installazioni video, mix media, performance e molto altro diventano uno strumento dall’illimitato potere significante. Agrimi si definisce “frutto della necessità” ed è fondamentale per lui restare fedele alle proprie idee per come esse nascono senza preconcetti né pregiudizi. Visitando il suo studio ho potuto osservare quanto sacrificio e passione lo portino quotidianamente a produrre instancabilmente esprimendosi attraverso ciò che produce. E’ straordinario osservare come non vi sia pudore nella sua personale libertà di provocare e smuovere le coscienze. Attraverso il rovesciamento di un consueto perbenismo sociale, Agrimi non è interessato a fornire soluzioni o lezioni morali, piuttosto sfida l’osservatore a liberarsi dalle prigioni mentali che governano l’inconscio.

Dunque a ciascuno il suo pensiero, purché questo venga fuori e scuota le coscienze!

Com’è nata l’empatica collaborazione fra Duomo 40 e Dario Agrimi?

Dario Agrimi è stato ospite di Duomo40 in occasione del Vernissage della prima mostra collettiva Synesthesie dalla Materia nel mese di ottobre. Come sai Miky, Duomo40 è una bellissima dimora privata all’interno dello storico Palazzo Santacroce proprio di fronte al Duomo di Barletta. In questa affascinante e suggestiva atmosfera, avvolti da bellissime opere, artisti, amici e addetti ai lavori, è nata l’idea di collaborare con Dario all’organizzazione di una sua mostra personale nel periodo tra i più belli dell’anno come quello natalizio. La formula che proponiamo consiste in un percorso “raccontato”, volendo accompagnare per mano i visitatori nella scoperta non solo delle meravigliose opere ma soprattutto di ciò che vi è dietro. L’opera d’arte va innanzitutto osservata e sentita! Non vi è certo la pretesa di capire fino in fondo un artista, ma io personalmente avverto sempre il bisogno di entrare empaticamente e in punta di piedi nella sua interiorità cercando di coglierne le profondità che sono sempre alla base dell’atto creativo.

Irriverenza e autenticità fanno di Agrimi una mente libera. È ancora possibile ritrovare nell’arte il senso fanciullesco di ciascuno di noi?

Creatio ex Nihilo, come ho detto precedentemente, è un percorso di scoperta dell’artista Agrimi che non ama definirsi tale. Giovane promessa del mondo artistico contemporaneo in Italia e all’estero, con numerose esposizioni e importanti riconoscimenti all’attivo, alla definizione di artista preferisce quella di “scienziato dell’arte” che segue il proprio istinto primordiale nel processo creativo mettendosi a nudo davanti all’osservatore a patto che questi si lasci incuriosire, provocare e accetti di mettere in discussione le proprie certezze abbandonando la propria zona di confort mentale. Studio e continua ricerca personale, sperimentazione e innovazione sono alla base delle sue creazioni che spaziano tra differenti tecniche e materiali utilizzati con sapiente estro creativo. Agrimi è sicuramente libero da pregiudizi e stereotipi e lo dimostra nella sua arte, divertendosi a indagare il “comportamento sociale” che scaturisce da un approccio diretto e senza mezze misure con le sue opere, ritenendo fondamentale “tutelare” un approccio spontaneo e fanciullesco privo di condizionamenti che lo riporta indietro ad una ingenuità infantile pura e per questo potente e anticonvenzionale.

Progetti futuri?

Caro Miky, da curatore e direttore artistico di questo progetto, mi auguro di cuore di poter continuare nel contribuire a diffondere più possibile la mia personale passione per l’Arte che condivido con tutto lo staff di Duomo40.  L’Arte è innanzitutto libertà e si esprime attraverso forme, materia, visioni differenti! Da appassionata patologica di mostre e musei, posso sperare che la nostra mission di coinvolgere il visitatore accompagnandolo “per mano” in un’esperienza “immersiva” ed interessante possa accrescere la bellissima sensazione di libertà e apertura nel fermarsi a guardare oltre.  L’arte contemporanea, in particolar modo, offre spunti e con le sue provocazioni porta inevitabilmente ad un dibattito costruttivo!  Guardiamo avanti in questo senso. Questi sono i progetti futuri che auspichiamo!