L’importanza di lasciar andare…
Non avevo mai avuto mal di denti in vita mia. Mai, almeno fino a quando, un giorno, non decisi di sbiancarli, fino a quando la mia occasionale dentista non riscontrò delle carie da curare. Premettendo che quei denti, effettivamente, non mi procuravano alcun dolore, scelsi di affidarmi comunque alla competenza di una professionista dimostratasi, dopo, fallace.
Oggi, a distanza di anni da quell’invasiva chirurgia orale, non riesco più a masticare dalla guancia sinistra, le vettovaglie cibarie battono impertinenti sull’affannoso e lancinante molare, costringendomi a triturare pietanze lontano dalla zona pericolosa. Probabilmente, all’epoca, l’inconsapevolezza del benessere mandibolare mi portò a voler rendere perfettibile una condicio già di per sé molto buona.
Oggi, prima di bezzicare consistenti pezzi di pane sbocconcellati in cucina, ricordo, con velata nostalgia, la mia passata capacità di sgranocchiare tutto a 360 gradi, senza prestare attenzione al canale migliore da cui indorare la pillola.
E, solo allora, mi rendo conto di quanto sia importante lasciare andare le cose, evitando di manomettere il corso naturale degli eventi.
Perché, in fondo, ingoiare rospi, a volte, può risultare meglio che masticare amaro.