Occorrerebbe più lungimiranza…

Un recentissimo studio condotto dal World Resources Institute, l’organizzazione no profit di ricerca mondiale che, attraverso la fondazione MacArthur, eroga finanziamenti anche per le indagini più scomode del nostro Pianeta, ha stabilito che la Terra sta lentamente perdendo “la migliore occasione” per raggiungere il target fissato al 2020 e scongiurare gli effetti dei cambiamenti climatici.

Le inondazioni provocate dall’innalzamento del livello del mare, le tempeste e la siccità sono, sempre secondo il World Resources Institute, sono solo prodromi al vero problema che attanaglierà le nostre vite in futuro: le emissione dei gas serra.

Il tentativo di limitare, infatti, l’aumento delle temperature sta fallendo e gli esperti hanno offerto una proiezione per il 2020 con l’auspicio di non superare gli 1,5 gradi centigradi. A poco sono valsi i, pur innumerevoli, progressi ottenuti nella politica green delle energie rinnovabili, a preoccupare sono molti altri settori il cui rapporto parla di “misure insufficienti”.

I combustibili fossili, in particolare, rappresentano l’ago della bilancia in quanto principali responsabili delle emissioni di gas serra, e la chiusura di molte centrali a carbone è coincisa, purtroppo, negli ultimi anni, con l’apertura di tante altre nuove.

La quota di produzione di energia del carbone continua, incessantemente, ad accrescere il proprio peso specifico nell’economia delle riduzioni di emissioni, e se continuassimo a peccare di scarsa lungimiranza, potremmo arrivare nel 2020 (che è domani!) ad uno sconcertante punto di non ritorno.