“Come vorrei” è il singolo d’esordio di Francesca Bellino, un brano che porta in sé il grido di tutte le donne che hanno subìto violenza e che vorrebbero rialzarsi con forza e dignità. Francesca Bellino ha dato voce a questa storia con la sua potente e commovente interpretazione, trasmettendo emozioni sincere e autentiche.

Ciao, Francesca. Da quale urgenza nasce il singolo “Come vorrei”?

“Come vorrei” nasce dall’esigenza mia personale di trattare un tema molto delicato e purtroppo sempre attuale come quello della violenza sulle donne. A dire il vero è la violenza di ogni genere che richiede “l’urgenza” di essere trattata, affrontata e risolta. Non c’è giorno che una tragedia non si consumi!  So perfettamente che è qualcosa che richiede un lavoro radicale e molto impegnativo ma credo che con l’impegno di tutti si possa sconfiggere questa piaga, così come credo nel potere della musica, un mezzo per raccontare storie e far viaggiare, attraverso lei, messaggi importanti capaci di smuovere tante coscienze.

In che modo il tema della violenza di genere è collegato al mito della Dama Bianca?

Il mito della Dama Bianca, la protagonista della storia raccontata in “Come Vorrei”,  è molto presente nelle leggende popolari nelle quali si racconta dello spirito di questa dama che vaga tra le rovine di un castello, uccisa dal suo uomo, innamorato ma accecato da una folle gelosia.

Questo è il filo (spinato?) che collega la Dama Bianca con la violenza oggi. Storia di un passato mai passato. Una leggenda popolare che dimostra che forse una leggenda non è…

La violenza non può avere nessuna attenuante, nessuna misera giustificazione, e in un passaggio del testo (scritto insieme alla musica dal mio produttore Michele Marmo) il mio grido è “Ma come potrei pensare che nel nome dell’amore mi hai soffocato i sogni e anche i battiti…”. La violenza va combattuta, mai giustificata.

Lo immaginavi così il tuo esordio?

Il mio esordio più che immaginarlo, lo desideravo così. Proprio per quello che ho detto prima riguardo il potere della musica, attraverso la quale viaggiano emozioni, storie, messaggi… poterlo fare con un tema così importante anche se delicato, mi fa sentire in un certo senso utile prima di tutto a me stessa, perché sto raccontando le mie emozioni, e spero anche ad altri che si riconoscano in queste parole. Certo sarebbe stato meno impegnativo esordire discograficamente trattando un tema più leggero… ma credo che forse non avrei rispettato la mia voglia, la mia esigenza di lanciare questo grido di denuncia e d’aiuto.

Progetti futuri?

I miei progetti sono tutti concentrati sul presente, oltre a “Come Vorrei” attualmente stiamo registrando un album e a breve inizierò le riprese del nuovo videoclip, dove oltre il canto ho la possibilità di poter mostrare l’altra mia grande passione: la danza!

Dopo essermi diplomata in una nota accademia di musical a Milano, il mio desiderio è quello di poter continuare a raccontarmi, sempre con la stessa passione, attraverso queste forme di arte come il canto la danza e la recitazione… Ecco il mio futuro lo immagino proprio così.


Articolo precedenteLe prove INVALSI
Articolo successivoGEOMETRIE ESISTENZIALI
Iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Puglia, ho iniziato a raccontare avventure che abbattono le barriere della disabilità, muri che ci allontanano gli uni dagli altri, impedendoci di migrare verso un sogno profumato di accoglienza e umanità. Da Occidente ad Oriente, da Orban a Trump, prosa e poesia si uniscono in un messaggio di pace e, soprattutto, d'amore, quello che mi lega ai miei "25 lettori", alla mia famiglia, alla voglia di sentirmi libero pensatore in un mondo che non abbiamo scelto ma che tutti abbiamo il dovere di migliorare.