
Secondo gli ultimi dati ISTAT la povertà in Puglia è in incremento, ma la possibilità di contrastare il problema c’è
Riferendosi ai dati ISTAT, la Coldiretti Puglia rende noto che sono stati circa 800mila (quando nel 2020 erano 470mila) i pugliesi che lo scorso Natale hanno ricorso alle mense per i poveri o ai pacchi alimentari per poter mangiare. Dunque, la Puglia supera la media con il 27,5 per cento dell’incidenza di povertà relativa, il peggiore a livello nazionale. Attualmente, la maggioranza di coloro i quali richiedono aiuti alimentari lo fa attraverso la consegna di pacchi alimentari che rispondono maggiormente alle aspettative dei nuovi poveri, che preferiscono questa forma di sostegno rispetto al consumo di pasti gratuiti nelle strutture caritatevoli.
Fra i nuovi poveri risultano anche coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati e molti lavoratori a tempo determinato o con attività colpite dalle misure contro la pandemia Covid e dal balzo costi dell’energia con il caro bollette.
La Coldiretti Puglia ricorda che è incrementata anche la solidarietà nei confronti di chi è povero. Questa si è estesa dalle organizzazioni di volontariato alle imprese e ai singoli cittadini, a partire da un’iniziativa rifacentesi all’usanza campana del “caffè sospeso”, secondo la quale al bar si lascia pagato un caffè per il cliente che verrà dopo. Si tratta dell’iniziativa della Spesa sospesa di Campagna Amica, con i mercati contadini di tutta la Puglia nei quali è possibile sostenere le famiglie che si trovano in difficoltà. In tal modo, i cittadini che acquistano nei mercati e nelle fattorie di Campagna Amica o ricevono la spesa a domicilio possono donare prodotti alimentari che saranno consegnati alle famiglie più bisognose in accordo con i Comuni; così, queste famiglie potranno portare in tavola generi alimentare Made in Italy, di qualità e a km zero. Grazie a questa esperienza sono stati raccolti oltre 6 milioni di chili di frutta, verdura, formaggi, salumi, pasta, conserve di pomodoro, farina, vino e olio 100% italiani, di alta qualità e a chilometri zero, donati ai più bisognosi. Quindi, con questa iniziativa, Coldiretti e Campagna Amica mirano a dare un segno tangibile della solidarietà degli agricoltori nei confronti delle fasce della popolazione più colpite dalle difficoltà economiche, ma anche dei migranti. In aggiunta, in molti mercati contadini, dei prodotti freschi invenduti sono lasciati a organizzazioni caritatevoli che passano a prenderli per utilizzarli nelle mense.
Sono state messe in atto delle misure contro la povertà alimentare, presenti nell’ultima manovra finanziaria. Ciò è stato possibile grazie al Fondo per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità presso il Ministero dell’agricoltura, con una dotazione di 500 milioni di euro per il 2023 per le necessità alimentari dei soggetti meno abbienti, ai quali si aggiunge l’avvio della sperimentazione del reddito alimentare con una dotazione di 1,5 milioni di euro per l’anno 2023 e di 2 milioni di euro per il 2024 per pacchi alimentari, realizzati con l’invenduto della distribuzione alimentare, a favore di persone in condizione di povertà assoluta.