“Il grado di civilizzazione di una società si misura dalle sue prigioni”(F.Dostoevskij
“Si educa giorno per giorno nel silenzio e nella certezza che un giorno
tutto fiorirà come una bimbo nel grembo della mamma” (Gerry A.)

«Voi uscite per le strade e andate ai crocicchi: tutti quelli che troverete, chiamateli, nessuno escluso» (cfr Mt 22,9) «…zoppi, storpi, ciechi, sordi» (Mt 15,30).
Sono queste le parole con cui l’evangelista Matteo dipinge la parabola del “banchetto di nozze” al cap.22 dove il Re-Signore invita i suoi servi ad uscire, ad andare, a muoversi, a sporcarsi, a camminare per le vie, per i luoghi, per gli spazi delle città e incontrare, ascoltare e toccare l’umanità, superando l’autoreferenzialità e il narcisismo dello spirito selettivo, che scarta chiude ed esclude, che crea circoli di aria viziata da tarpare ogni carisma sano missionario.
Ed è proprio il paragrafo IV “La missione che si incarna nei limiti umani” del Capitolo I della Esortazione Apostolica “Evangelii Gaudium” il tratteggio sintetico del programma pastorale di Papa Francesco. Ogni credente e tutta la Chiesa può compiere: “un piccolo passo, in mezzo a grandi limiti umani, che può essere più gradito a Dio della vita esteriormente corretta di chi trascorre i suoi giorni senza fronteggiare importanti difficoltà” EG 44.
Sulle basi del Vangelo e del Magistero Ordinario della Chiesa si poggia il Convegno: “Chiesa in uscita e percorsi di liberazione” che si terrà venerdì 27 Gennaio p.v., presso l’Auditorium “Mons. Di Donna” in Via Saliceti, Andria, alle ore 19,00.
Un’ attenzione particolare, che la Chiesa di Andria attraverso alcune comunità ecclesiali e non, da diversi anni, mette in atto nei confronti di persone sottoposte a misure alternative alla detenzione carceraria, con percorsi di lavoro di pubblica utilità, messa alla prova, reinserimento socio-lavorativo…
Volti e biografie, che cercano di essere ascoltate, guidate, toccate, ri-cucite alla trama sociale per rendersi nuovamente protagonisti nella vita, fuori dalle logiche malate di un sistema indifferente, che esclude e marginalizza i più deboli nello spirito e nella materia.
Una iniziativa che vuole porre luci e domande nuove su un problema sociale sempre più in evidenza e che stimola la Chiesa a dare risposte concrete per stare al passo dell’umanità e della sua contemporaneità.

Relatore
Don Virgilio Balducchi
già Ispettore Generale dei Cappellani delle Carceri Italiane

Saluti:
S.E. Rev.ma Mons. Luigi Mansi, Vescovo di Andria

Don Vincenzo Giannelli e Dott.ssa Raffaella Ardito
Responsabili Diocesani della Consulta Aggregazioni Laicali Ecclesiali

Don Geremia Acri
Responsabile Casa di Accoglienza “S. Maria Goretti” e
dell’Ufficio per le Migrazioni della Diocesi di Andria

Modera
La giornalista, Dott.ssa Marilena Pastore

La cittadinanza è invitata.

Grazie per la collaborazione e la diffusione.


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So che tutto ha un senso. Nulla succede per caso. Tutto è dono. L'umanità è meravigliosa ne sono profondamente innamorato. Ciò che mi spaventa e mi scandalizza, non è la debolezza umana, i suoi limiti o i suoi peccati, ma la disumanità. Quando l'essere umano diventa disumano non è capace di provare pietà, compassione, condivisione, solidarietà.... diventa indifferente e l'indifferenza è un mostro che annienta tutto e tutti. Sono solo un uomo preso tra gli uomini, un sacerdote. Cerco di vivere per ridare dignità e giustizia a me stesso e ai miei fratelli, non importa quale sia il colore della loro pelle, la loro fede, la loro cultura. Credo fortemente che non si dia pace senza giustizia, ma anche che non c'è verità se non nell'amore: ed è questa la mia speranza.