La contemplazione delle cose semplici
Che gran bel dono poter mangiare,
avere una casa;
I genitori con il loro amore
incondizionato, insuperabile
e così premuroso per ogni figlio:
Che forza devono avere!
Che gran bel dono le medicine e le cure,
i medici, dito della mano di Dio!
Che gran bel dono le amicizie,
bastone e vincastro di sicurezza
nelle notti delle valli più isolate e oscure.
Che gran bel dono la preghiera,
scala invisibile per presentarsi a Dio
e affidarsi
per scoprire che Lui per primo
si è impegnato per noi.
Che gran bel dono anche l’afflizione
quando si tramuta in gioia riconoscente.
Che gran bel dono il silenzio e
l’assenza di oggetti inutili:
sono lo spazio più vero e forte della scelta;
il ring dove vincere la propria battaglia
con i pensieri negativi
e stendere al tappeto
le paure più profonde.
Che gran bel dono l’amore
che porta ad interessarsi degli altri
anche stando fermi e bloccati;
esso è la forza più grande
per pensarsi in modo estroverso;
è desiderio di essere accanto;
è compassione che sintonizza;
è trasporto spirituale
che fa andare oltre i muri e le finestre
cavalcando il buon vento
senza mai sapere
ne da dove proviene
ne verso dove è diretto.
Che gran bel dono siamo
e dobbiamo esserlo sempre di più.
Che gran bel dono è poter scegliere
cosa fare della propria vita
se trattenerla per se e perderla
oppure accettare di donare e ritrovarsela.
Che gran bel dono è il miracolo della vita
che al di la di ogni logica umana,
fa entrare la potenza del soffio di Dio
per riportare la salvezza,
contro cui si schianta
ogni velleitaria
forza umana e biologica.
Che gran bel dono è la forza della fede
che vede oltre il visibile,
nell’invisibile scorge le tracce del Vivente.
Che gran bel dono è la salute fisica
e il dono più grande
della guarigione degli occhi del cuore
che appena iniziano a vedere,
riconoscono in Dio l’autore del prodigio.
Che gran bel dono è ringraziare
con tutto se stessi Dio
che con la sua mano invisibile
ha fatto con noi la strada
senza farci affondare nel mare della paura.
Che gran bel dono è offrire tutta l’esperienza vissuta
perché certamente da essa
qualcosa l’avremo compresa e imparata.
Che gran bel dono,
che non si può descrivere
ma con la saggezza della penna
e la pazienza del foglio
si è provato a raccontare.
Don Sergio Di Nanni
Testo scritto durante il periodo del contagio da Covid-19
Il giorno 19 novembre 2020 alle ore 21.04