Nomen omen. Un destino forse già scritto ma una strada ancora tutta da percorrere. È la storia di Carlo J Laurora, tour operator di professione, ma curioso viaggiatore per indole. Tranese di nascita ma apolide per scelta e religione, Carlo ha abitato il Mondo con uno scopo: trovare la tempesta solare più meravigliosa di sempre, quell’aurora boreale anello di congiunzione fra l’Uomo e il Creato.

Ciao, Carlo. Da viaggiatore incallito quale sei ti sentirai in gabbia in questa ristrettezza pandemica…

Assolutamente sì, direi che questa non è la situazione ideale per un viaggiatore. Mi sono ritrovato a passare da una situazione dinamica, in cui ero continuamente in giro, ad essere chiuso in casa per due mesi. Questa cosa mi ha abbastanza gettato in confusione. Finito il lockdown sono tornato a muovermi fin dove fosse possibile, ma la mia vecchia “normalità” è ancora lontana.

Da dove nasce il nickname “Italianyes”?

Il nickname italianyes nasce da una domanda che mi viene fatta spesso quando sono in giro per il mondo. “Italian?” è la domanda che mi viene posta da qualcuno quando faccio qualcosa che è riconosciuta globalmente come italiana è ovviamente la risposta che segue è “Yes”. Il tono con cui leggere la domanda Italian? è abbastanza inquisitorio…

Come mai hai deciso di andare a caccia di aurora boreale? È possibile vederla solo in Alaska e Norvegia o anche dalle nostre parti?

Ero a casa, un po’ preso dalla noia, e controllavo per curiosità le previsioni dell’aurora boreale. Mi sono reso conto che a fine ottobre era prevista la tempesta solare più forte degli ultimi tempi, sicuramente una cosa fuori dal normale ed io non potevo perdermela. Così ho pubblicato una storia su Instagram con le previsioni, a cui ha risposto il mio amico e socio Daniel Mazza che ha detto “Andiamo!”. Non ci abbiamo pensato due volte e abbiamo deciso di partire. Abbiamo scelto l’auto come mezzo di trasporto visto la grande incertezza che sta travolgendo il mondo delle compagnie aeree. L’aurora boreale generalmente è visibile a nord del circolo polare artico, ma quando ci sono forti tempeste è possibile ammirarla anche più a sud. Pensa che ci sono testimonianze di aurore boreali viste a Roma. Che spettacolo dev’essere ammirare il Colosseo con le luci verdi?

Paragonandolo al valore biblico, naturalistico e figurativo dell’arcobaleno, possiamo considerare questa vostra avventura una nuova e salutare ripartenza del nostro Pianeta?

Il nostro pianeta sta soffrendo, e se soffre la colpa è nostra. La nostra avventura può essere d’ispirazione per molti per ritrovarsi nella natura, il viaggio del futuro passerà sicuramente da qui. Poi per avere una vera ripartenza del nostro pianeta c’è bisogno di altro, e il cambiamento può partire da tutti noi modificando tante nostre abitudini sbagliate.

Qual è il luogo del mondo che più ti ha segnato?

Più che luogo mi ha segnato tanto il viaggio che ho fatto via terra sulla Via della Seta. Ho percorso 15.000 km partendo da Shanghai fino in Italia, e me ne sono successe di tutti i colori. Ho raccontato poi questa storia incredibile in un libro-diario chiamato “Abito il Mondo, la via della seta senza aerei”. Spero di poter tornare molto presto a viaggiare così, senza aver paura di nulla.

Viaggi e progetti futuri?

Il prossimo grande progetto è proprio un viaggio senza aerei. Vorrei percorrere la Panamericana, partendo dall’Alaska per arrivare fino ad Ushuaia in Argentina. Magari sarà l’occasione perfetta per scrivere il prossimo libro!


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Iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Puglia, ho iniziato a raccontare avventure che abbattono le barriere della disabilità, muri che ci allontanano gli uni dagli altri, impedendoci di migrare verso un sogno profumato di accoglienza e umanità. Da Occidente ad Oriente, da Orban a Trump, prosa e poesia si uniscono in un messaggio di pace e, soprattutto, d'amore, quello che mi lega ai miei "25 lettori", alla mia famiglia, alla voglia di sentirmi libero pensatore in un mondo che non abbiamo scelto ma che tutti abbiamo il dovere di migliorare.